ITALIA – AFFOLLAMENTO CALENDARI

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In questi giorni si fa un gran parlare dei chilometri che mancano all’appello, ma uno dei nodi più importanti per il futuro sono i calendari decisamente affollati, per dare respiro alla specialità necessiterebbe un importante sfoltimento soprattutto nelle gare di base, con troppe tipologie a chilometraggio ridotto che si accavallano.

Il 2020 nel suo andamento anomalo, dove sono state letteralmente spazzate via quasi tutte le gare di base, sganciate dai calendari di campionato, ha garantito una forte iniezione di partecipanti a tutti i campionati ma in particolare al CRZ che è ritornato a volare. Il calendario 2021 anche se destinato a pagare un tributo importante alla pandemia, che non accenna a mollare la presa, è ripartito con gli stessi numeri degli anni precedenti. Un numero di gare decisamente importante, obbiettivamente troppe. In realtà era difficile immaginare un andamento differente, nei difficili momenti della ripartenza tra maggio e giugno, la commissione rally per evitare risse da calendario ha concesso a tutte le gare disposte a passare al 2021 una wild card che gli garantisse lo status del 2020. Nel caso l’organo di governo sportivo fosse venuto meno alla sua parola sarebbe scoppiato un pandemonio, ma alla fine di questa stagione sarebbe auspicabile una presa di posizione ferma e decisa, per andare a mettere mano ad un problema a cui si sta girando intorno dalla fine degli anni 90. La speranza è che in ACI Sport ci sia il coraggio di prendere in mano un dossier bollente con il quale è facile scottarsi, ma che è vitale per tornare a dare una visione futura all’ambiente delle corse su strada. Una visione che manca oramai da decenni e non si riesce ad andare oltre agli aggiustamenti da un anno all’atro; sempre ad inseguire, raramente a proporre. Il fatto che nei chilometraggi la forbice tra CRZ, Nazionali, Rally Day e Ronde si sia notevolmente ridotta potrebbe essere un’occasione per andare a dare una bella sfoltita. Una serie di format che oramai si stanno accavallando e questo potrebbe essere il momento giusto per cancellarne almeno un paio. In un’ottica di attività di base, quindi tutta un’altra storia rispetto alle serie CIR, CI WRC e CIRT, crediamo sia doveroso mantenere in primis il senso di un campionato dando un colpo di freno al proliferare di gare a chilometraggio molto ridotto, che da una parte assottigliano il bacino dei campionati di zona e dall’altra hanno azzerato tutte quelle attività di base a contenuto agonistico limitato. Oramai estinte. Un altro grande problema degli sport motoristici, prive alla base di una vera pratica dilettantistica a basso impatto economico. 

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