L’ultima frazione di un Montecarlo regala ancora spettacolo con il doppio passaggio sulla power stage che obbliga l’intera carovana a montare le gomme da neve con i chiodi, un elemento di incertezza che però non ha fermato oppure intimorito la cavalcata finale di Ogier e Evans che suggellano il trionfo dello squadrone Toyota.
Il Montecarlo ha proposto un finale sicuramente all’altezza delle precedenti giornate di gara, ed anche se non ci sono stati colpi di scena, gli scenari, lo spettacolo e la suspence sono stati sempre a mille nonostante la classifica generale presentasse dei distacchi significativi tra le due lepri e gli immediati inseguitori. A lasciare senza parole a questo giro non è stata la performance in se, perché se in video si possono apprezzare le traiettorie e le linee a bordo strada era abbastanza evidente che l’andare a tutta è un’altra cosa. Ma in particolare le Toyota Yaris di Ogier, ed Evans hanno dimostrato di avere un controllo sulla capacità di adattare il loro passo ad ogni minimo cambiamento della strada semplicemente impressionante, Seb si è pure il preso il lusso di andare a battere due scratch sulla Puget Theniers. Ogier dall’alto della sua classe ha sigillato in cassaforte il suo ottavo successo nella gara che da sola vale un campionato, prendendosi di prepotenza il titolo di monsieur Montecarlo, che sino a poche ore prima spartiva ancora con il grande rivale di una vita sua maestà Loeb. Evans più prudentemente come era facile immaginare ha preferito tenersi qualche secondo in più dalla parte della ragione, mollando quel tanto che bastava per non aprire la porta ad un Neuville molto lontano, ma in grado di mantenere il passo delle due lepri, forse a differenza dei suoi avversari mettendoci qualcosa in più visto che sul verglass che si arrampicava sino a La Penne nonostante un ritmo infernale la sua Hyundai i20 non è sembrata in grado di chiudere quel gap, nei confronti della Yaris, palesato sino dalle prove del giovedì. Il Belga è comunque riuscito a strappare di cattiveria il gradino basso del podio a Rovanpera, Kalle sulla prima speciale di giornata rimedia una foratura che gli costa una minutata. Un distacco che induce Kalle a miti consigli accontentandosi di amministrare il suo vantaggio su Sordo, difendendo una quarta posizione che vale qualche punto in meno nella classifica costruttori per la Hyundai.