Lo scorso anno la capacità di reazione di Eurosport nel rimodulare il campionato Europeo è stata puntualissima, ed è riuscita a dare linfa vitale all’ERC in un momento molto complicato. Esercizio che nel 2021 si annuncia più complicato del previsto, perché la logistica agevolata per quattro degli otto appuntamenti della serie si sta rivelando un vicolo cieco.
La seconda ondata lunga della pandemia nel vecchio continente è tornata a mettere in difficoltà molte organizzazioni al timone di gare internazionali destinate ad andare in scena in primavera. Se da una parte il WRC ha dimostrato di avere appreso la lezione 2020, ed è riuscito ad imbastire in poco meno di due mesi una gara on-ice in grado di rimpiazzare la Svezia, questa volta a dare l’impressione di andare più in difficoltà è l’ERC. L’anno scorso Eurosport, in una sorta di partita a scacchi con la pandemia, ha mosso le sue pedine sulla scacchiera del calendario con rapidità ed efficacia, salvando il campionato in maniera più che onorevole. Quest’anno invece oramai da più di un mese stanno rimbalzando voci sulle difficoltà degli organizzatori portoghesi, prima Fafe e poi le Azzorre, alle prese con il nodo delle restrizioni anti-coronavirus del loro paese. In questi giorni dopo un mese di incertezze è trapelato il nuovo assetto che vede Fafe rinviata al 23-25 settembre. Ad aprire l’ERC saranno le Azzorre, ma non nella data prevista (di marzo) bensì il 6-8 maggio, la data in cui erano collocate le Canarie, che invece andranno a chiudere il campionato il 18-20 novembre. Movimenti che però Eurosport ha ufficializzato solamente adesso, nonostante si trattasse di decisioni già prese, come se in realtà qualche cambiamento potesse ancora cambiare le carte in tavola. A complicare la posizione del promotore della serie continentale c’è sicuramente il progetto di alleggerire le spese logistiche con l’abbinamento delle trasferte di Fafe – Azzorre e Polonia – Liepaja. Che nel primo caso è già venuto meno ma non è detto che prima di proclamare il nuovo assetto non stiano cercando di ottimizzare o ritoccare altri dettagli. Di sicuro la reattività dell’anno passato ha dato l’impressione di una macchina sempre sul pezzo, mentre tutta questa riflessività con le indiscrezioni che precedono largamente eventuali ufficializzazioni dà l’impressione di un maggiore immobilismo.