L’international rally cup festeggia i suoi venti anni con un montepremi di 240.000 euri, il montepremi più importante di un singolo campionato made in italy, un record che le cinque gare della serie rivendicano con orgoglio.
Conoscendo Norcini e gli altri organizzatori che da anni lottano per dare linfa vitale all’IRCup, il ventennale della serie avrebbero voluto festeggiarlo con un nuovo montepremi record, ma 240 mila è davvero tanta roba in un anno dove la pandemia sta mettendo in ginocchio il mondo dei rally, ma più in generale l’intero universo dello sport. Ben € 100.000 saranno destinati ai primi quattro dell’assoluta, con 40 mila al vincitore della serie che in un torneo di cinque appuntamenti rappresenta un budget molto più che significativo. Un altro centinaio (più qualche millino), è per i quattro raggruppamenti branchia vitale per il largo bacino di utenza che negli anni ha sempre accordato la sua fiducia a questo campionato: trazioni integrali di seconda fascia (S2000, R4), due ruote motrici (S1600, R3, Rally4 e A7), R2B e il più eterogeneo raggruppamento che include N2, A5 e R1. Interessante il montepremi destinato ai team; 5 mila euro ogni gara che andranno a premiare i team che seguono o noleggiano direttamente le vetture sul campo, ovviamente la discriminate per stabilire se si è team o meno è quella licenza che aveva diviso i preparatori alla sua introduzione, ed ha visto la mancata adesione da strutture di un certo peso.