Lo scorso anno la vittoria in Estonia sulle speciali di casa da sola non è basta a risollevare le sorti di una stagione sottotono, vuoi per il volo a Montecarlo, ma soprattutto per la sbornia del titolo piloti 2019, ma questo Arctic Rally Finland ci ha restituito il miglior Tanak del 2019, padrone del rally in ogni frangente.
Dopo un 2020 leggermente sottotono, un Montecarlo non eccezionale finito anzi tempo senza nemmeno potersi giocare i punti della power stage, aveva fatto temere che si fosse rotto qualcosa nella testa dell’Estone di ghiaccio. Sulle speciali di Rovaniemi Ott è ritornato ad essere quella implacabile macchina da guerra che nel 2019 aveva messo a ferro e fuoco la corsa al titolo WRC riservato ai piloti. Con lo zero di Montecarlo dalla sua aveva una posizione di partenza nella tappa del venerdì ottimale, ed in particolare visto il gap che comporta partire la davanti sapeva di avere le due teste di serie Toyota Ogier e Evans fuori dai giochi. Ma sin dai primi metri di gara ha saputo leggere le condizioni del fondo che mutavano in continuazione, ma soprattutto fiutare il sangue degli avversari, azzannando quando sapeva di fare più male, mettendo in sole due speciali una ventina di secondi tra se e un Rovanpera che stava già cullando il sogno della sua primi vittoria nel WRC. Un perfetto mix tra quella velocità che non ha mai perso, ed una gestione tattica perfetta del masso ma soprattutto di capire quando poteva fare la differenza. Una condotta esemplare che ha saputo replicare sia nella lunga giornata del sabato, ed in quella più concentrata della domenica, veloce mai fuori dalle righe ha marcato stretti tutti ma con un occhio di riguardo ad un Rovanpera che dopo la sbavatura sulla prima speciale è andato fortissimo, ma non è più riuscito a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Leggermente più compassato nel primo passaggio domenicale dove ha preso le misure alla prova e nel passaggio che assegnava i punti supplementari è tornato a mordere e si porta a casa 2 punti bruciando Ogier sul filo di lana di un decimo. Lo stesso Tanak del 2019, più veloce dei suoi avversari, ma sempre attento a pesare con il bilanciano ogni secondo di vantaggio, senza mai cadere nella tentazione di andare a chiudere in anticipo il match e buttare la gara alle ortiche. Cosa che spesso gli era successa nel 2018. Se la davanti il biondino ha fatto capire che non c’era trippa per gatti, l’ultima frazione ha regalato due bellissimi testa a testa nelle posizioni di immediato rincalzo. Rovanpera e Neuville si sono giocati la piazza d’onore sul filo dei decimi, un finale che ha regalato al baby finn una piazza d’onore che però gli veste un po’ stretta. Un Evans scatenato prova a saltare Breen proprio sul filo di lana, approfittando del fatto che l’Irlandese è sembrato più sulla difensiva ma nella power stage Craig batte il secondo tempo e si tiene una quarta piazza di prepotenza per la gioia di Adamo, perchè fa segnare qualche punto costruttori in meno a Toyota, ed a Evans nella classifica piloti.