Oltre alla Ronde del Canavese, nel weekend appena trascorso si sono corsi il Rally dei Laghi ed il Rally Terra Valle del Tevere, tutti con un’importante apporto di iscritti e con molto interesse alle spalle. Un buon preludio di inizio stagione che fa ben sperare in vista del futuro prossimo.
I rally italiani sono in salute. Questa è la prima affermazione che viene da pensare dopo il fine settimana rallistico appena trascorso. Un centinaio di equipaggi per gara, dalle vallate canavesane, passando per il varesotto ed i Laghi, per finire tra le strade dell’aretino in Toscana. Un trittico che vuoi per l’inizio di stagione, vuoi perché si trattava di gare test, ha saputo dare spunti interessanti in vista di un futuro che si spera migliore del recente passato.
Sono stati Signor al Canavese, Marchioro al Valle del Tevere e De Tommaso al Rally dei Laghi, i vincitori delle gare del weekend di casa nostra. Tre gare combattute, tre gare che come si può vedere, sono state vinte da alcuni dei migliori interpreti del rallismo tricolore. Gare che tuttavia come anticipavamo, sono state tutte molto tirate; una gara su tutte sicuramente il Canavese, dove Signor l’ha spuntata al fotofinish per un solo secondo su Pizio. Ma anche al Valle del Tevere, una gran lotta tra i vari Marchioro, Gamba, Battistolli, Fanari e Bruno Bulacia, quest’ultimo subito molto competitivo sulle strade italiane, lanciando di fatto un’importante messaggio a tutti gli avversari che troverà nel CIRT. Al Laghi invece, un Damiano De Tommaso alle prese con i primi chilometri sulla Citroën C3 R5 in vista della stagione nel CIR, ha dovuto vedersela con un arrembante Giuseppe Di Palma, il quale gli ha dato filo da torcere per tutta la gara. Una gara quella lombarda, che ha anche inaugurato il CRZ zona 2, realtà nella quale ritroveremo sicuramente grande bagarre anche nelle prossime uscite.
Insomma, in attesa delle serie tricolori di prim’ordine, questa preview di stagione non sembra affatto male, anzi. Le presenze qua e là di piloti provenienti dall’estero, dimostrano come qui le cose fortunatamente, anche se con tutte le precauzioni del periodo, girano. Cosa che invece al momento stenta al di fuori dei nostri confini, in primis nella vicina Francia.