NEUVILLE PARTE CON IL BOTTO

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Ai fini della power stage Neuville in qualità di concorrente straniero non prende e non toglie punti, ma sui due tortuosissimi chilometri della power stage si lascia il primo degli inseguitori a 2”.720, un secondo e tre a chilometro abbastanza per mettere in chiaro che non ha solo voglia di fare passerella.

Nello shakedown tra uno scroscio e l’altro a fermare i cronometri prima di tutti è il Belga, ed anche se è qualche anno che non si siede più al volante di una Rally2, o meglio da quando si chiamava ancora R5, mette subito in chiaro le cose. Nella power stage, un tracciato tortuoso e lento che spara i concorrenti, sempre a favore di telecamere, da un tornante all’altro, mentre gli iscritti al CIR ci danno dentro per prendersi i preziosi punticini Thierry, sembra quello più compassato. Tornanti e tutte le line lente più pulite dei suoi avversari, ad occhio da quasi l’impressione di non volere spingere oltre il limite. Anche se in qualche curva chiusa più impegnativa da approcciare sembra togliere qualcosa in meno dei suoi avversari, tutto ci si potrebbe attendere ma non di vedere esplodere i cronometri e rifilare a tutti poco meno di tre secondi. Uno schiaffo che lascia il segno in vista di una gara che sarà da bere nelle tre boucle di domani. Il Belga sceso sulle strade del Ciocco per aumentare il feeling linguistico con le note dettate dal suo nuovo copilota, certamente non è venuto in Italia per giocarsi la gara della vita, ma tanto per non sbagliarsi mette gli avversari un bel pò di pressione, tento per intimorirli in attesa della gara vera. Alle sue spalle ad oltre 2”e 7 decimi ci sono Andreucci, Breen e Albertini racchiusi in un fazzoletto di soli due decimi. Crugnola insegue in quinta posizione con Scattolon e Ciuffi sugli scarichi, più staccato Basso a poco meno di 6”, un ritardo tutto sommato accettabile visto che allo start il sistema di partenza lo tradisce e gli muore il motore.   

CLASSIFICA

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