L’Equator rally seconda prova del campionato africano rally, dopo il rinvio a data da destinarsi del Rwanda Mountain Gorilla sarà la prova che darà il via alla serie Fia del continente nero, ma sarà anche una sorta di prova generale del Safari rally Kenya dal quale riprende parte del percorso.
L’Equator rally ha visto la sua prima edizione nel 1991, ed è stato teatro ben 12 edizioni tutte inserite nella serie continentale africana e da quest’anno è ritornato a fare parte del calendario internazionale del continente nero. Nella storia della gara la sede di partenza è quasi sempre stata Nairobi, ma l’ultima edizione, 2002, la sede di partenza era stata spostata a Mombasa. Un ritorno che è stato voluto dall’organizzazione del Kenya per mandare in scena una sorta di prova generale del WRC, come testimonia la scelta strategica della data del 24 – 25 Aprile. Un paio di mesi di anticipo rispetto al Safari WRC per riuscire a mettere a punto la macchina organizzativa, dagli ufficiali di gara ai sistemi di sicurezza dislocati sul percorso. Il percorso a grandi linee ripercorre quello della gara mondiale che si terrà a fine giugno con l’inserimento di sei tratti cronometrati comuni: Elementaita, Soysambu, Sleeping Warrior, Loldia, Malewa e Kedong. Una assicurazione in più visto che dall’edizione zero disputata nel 2019, sono passate due stagioni e nel 2020 causa pandemia non è stato possibile correre. Un altro segnale della volontà dell’organizzazione kenyota e del governo di Nairobi di essere pronto a fare l’impossibile per mandare in scena il grande ritorno nella serie mondiale. Impresa non certo facile visti i problemi alle frontiere, quarantene ecc.. , ma la volontà e gli sforzi sono davvero tanti e la logistica delle squadre del mondiale ha già iniziato la fase di programmazione.