SANREMO, PASSA LO STRANIERO

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La gara della riviera di ponente valida per l’appuntamento con il CIR, se numericamente non è decollata ma è andata direttamente in rampa di lancia sfondando il muro dei centotrenta, ad impressionare è soprattutto il numero degli equipaggi stranieri, ben trentacinque (uno più uno meno).

Scavallare i trenta equipaggi stranieri è un record oramai off-limits per tutte quelle gare che non siano presenti nel calendario WRC oppure ERC, ma la complessa situazione sanitaria e burocratica in cui sono costrette a muoversi la maggior parte delle ASN nazionali (le federazioni) ha letteralmente paralizzato il mondo delle corse su strada in molti paesi d’Europa. In particolare nella vicina Francia, per molti il paese del bengodi, le gare sino ad oggi sono state quasi tutte cancellate, mentre il campionato Francese è già incappato in due false partenze. Per il doppio rinvio del Touquet. Un fattore che ha contribuito a portare in una Sanremo oramai lontana dai fasti internazionali del passato: WRC, IRC e ERC; più di trenta equipaggi battente bandiera straniera. Un altro record che per trovare una corrispondenza nei numeri ci obbliga a tornare indietro sino alle ultime edizioni di inizio millennio del WRC. Visto che negli anni passati l’Europeo non si portava al seguito l’importante parterre odierno grazie alle varie serie support. Oltre ad una data diventata strategica, soprattutto nel confronto con quelle nazioni che non riescono ad ingranare, il vantaggio di essere una gara frontaliera, più vicina alla Francia che a molte regioni della nostra penisola è un altro fattore alla base di questo fenomeno. Escludendo le guest star, ed i comuni mortali che arrivano dall’estero i numeri del CIR restano in linea con quelli del Ciocco, nell’ordine del centinaio di vetture numeri importanti che più avanti meriteranno un adeguato approfondimento.

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