La seconda boucle nonostante qualche nuvola continui a spruzzare un po’ di acqua propone un fondo che si sta asciugando velocemente, ed anche il grip sulle chiazze di umido pone pochi problemi. A salire in cattedra è Basso ma una sbavatura gli costa una foratura quanto basta per dare il via libera all’armata Hyundai con Breen e Crugnola.
Il secondo giro conferma il trend che si era osservato questa mattinata, con la pioggia che ha smesso di cadere e le speciali che molto rapidamente sono andate asciugando, ed anche nelle porzioni più umide il grip è tornato a livelli ideali. Condizioni che hanno messo subito alle corde il leader provvisorio Fabio Andolfi, che senza il plus delle gomme paga dazio per l’anzianità della sua Skoda Fabia R5, ed inevitabilmente viene saltato dall’agguerrito terzetto che ha subito alle spalle. Il più lesto a salire in cattedra è il Giando con la sua nuovissima Skoda Fabia Evo Rally2 dimostra di avere tutto un altro piglio rispetto al Ciocco, ma sul colle d’Oggia tocca con il posteriore e rimedia una foratura che gli costa una cinquantina di secondi e scivola senza diritto di appello fuori dalla top five. Una situazione che spalanca le parti alte del podio alle due Hyundai i20 R5, con Breen e Crugnola che se le danno di santa ragione, ma sulla vignai Andrea tra porzioni scivolose e sporco preferisce cominciare a ragionare in ottica campionato e concede una decina di secondi al suo compagno di squadra. Andolfi tira fuori le unghie e riesce a limitare i danni concedendo al nuovo leader Breen appena 12”.1; ma visto il passo degli avversari non gli resta che concentrarsi sul tenersi stretto di un terzo gradino molto pesante in ottica campionato. La quarta piazza resta un discorso aperto tra Campedelli e Albertini separati da appena due secondi.