EQUILIBRI DI CROAZIA

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La gara croata mantiene le sue promesse con un tracciato decisamente veloce ed insidioso soprattutto per la sua tendenza a sporcarsi, ed a impressionare nella prima giornata di gara è l’equilibrio tra la Hyundai con un set-up perfetto e le Toyota che compensano con motore ed aerodinamica che sul veloce riesce a dargli quel qualcosa in più per pareggiare il conto.

Il primo in classifica alla fine della prima giornata è un Neuville praticamente perfetto, fantastico nell’interpretazione della prima boucle, su delle strade dove si taglia un’po’ dappertutto riesce a capitalizzare perfettamente la posizione di partenza, ed a prendersi una decina di secondi di vantaggio, capace di difendere con il coltello tra i denti nel giro del pomeriggio da tentativo di rimonta delle Yaris di Ogier ed Evans che lo tallonano ad un niente 7”.7 il francese e 8”.0 il gallese. Il conto dei successi parziali da ragione ad Ogier che nella boucle del pomeriggio incamera altri tre scratch e porta il suo totale a 4 contro i 3 di Neuville ottenuti tutti sul primo passaggio. A pesare sul ruolino di marcia del sette volte iridato però c’è una foratura sulla prima speciale, i cui effetti si sono fatti sentire fortunatamente soltanto nei chilometri finali. Se Ogier conferma la volontà di volere come il rivale belga di volere andare a firmare il primo successo di una gara del WRC in terra croata, non è certo da meno Elfyn Evans che conferma dopo una serie di risultati straordinari sui fondi catramati della Corsica che sull’asfalto ha un grandissimo feeling. Anche se rispetto ai suoi due rivali ha perso qualche decimo in più, dando l’impressione di non essere assatanato quanto loro nella rincorsa al primato, forse è quello che ha saputo tenere il passo più veloce, ma senza inciampare nelle sbavature in cui sono incappati Seb e Thierry, che tra mezzi testa coda e qualche uscita scomposta qualche rischio di troppo lo hanno corso. All’appello mancano Tanak e Rovanpera, in realtà l’Estone è quarto ad una mezza minutata, ma visto il passo che stanno tenendo la davanti è difficile immaginare una rimonta. A tradirlo è stata una scelta sbagliata di gomme nella prima boucle costatagli una ventina di secondi, nella replica pomeridiana ci ha subito provato, ma calcolati i rischi per tentare di chiudere il gap con quelli davanti ha rinunciato. Impostando la sua gara su un passo veloce ma non impossibile, sufficiente a mantenere gli avversari a tiro e sperare nella lunghezza della gara, ed in eventuali errori altrui. Rovanpera invece pronti via ha fatto in tempo a passare per primo al primo intermedio, ma subito dopo ha commesso una sbavatura in un taglio allungando la traiettoria di uscita di qualche centimetro ed è scivolato in una scarpata lasciando tra le spine i suoi sogni di vittoria.

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