Nelle prime due giornate di gara il dragone gallese è rimasto sugli scarichi di Neuville prima ed Ogier poi, ma a differenza dei suoi due avversari a tratti ha dato l’impressione di avere ancora un pizzico di margine quello che ha messo sul piatto oggi, con un uno due micidiale ha saltato Ogier ma nel finale ha mollato quel qualcosina di troppo e Ogier l’ha beffato per soli sei decimi.
Nelle prime due giornate tra gli errori di gomme, forature lente, ed un numero di jolly che non è passato inosservato con vere acrobazie di volante Neuville, ed Ogier hanno infiammato la gara con il ribaltone nella mattinata di ieri, ed il recupero di Thierry nel finale della giornata. I due hanno costantemente viaggiato in soglia, non risparmiandosi dei rischi. Al contrario Evans in più di un frangente è sembrato viaggiare di quel niente sotto la soglia, traiettorie molto spinte ma mai una sbavatura e rarissime correzioni evidenti, come se a differenza dei suoi sapesse di avere un jolly da potere calare. In realtà su queste speciali avere un asso nella manica era praticamente impossibile, perché appena qualcuno è andato fuori soglia è arrivato l’errore. Evans però a differenza del compagno di squadra che con le due forature sempre a fine speciale e qualche svarione di secondi dalla finestra ne ha buttati parecchi, senza contare l’incidente sul trasferimento prima della seconda speciale di oggi, è stato parsimonioso limitandosi a marcare il leader della gara, restando sugli scarichi prima a Neuville e poi ad Ogier. Una sorta di scelta tattica, ma quando questa mattina ha buttato giù il piede prima ha avvicinato Ogier per poi saltarlo, mandando alle corde anche un Neuville scatenato. A quel punto i giochi sembravano fatti, ed anche se Ogier dopo i secondi persi per capire se i danni dello scontro in trasferimento avevano compromesso il suo telaio, è tornato a spingere come un dannato ma sui venticinque chilometri di Pila a dividere i tre è stato un secondo e mezzo, ed a quel punto con quattro secondi sul compagno di squadra e il doppio su Neuville sembrava oramai fatta. Ma sulla power stage Neuville ed Ogier hanno continuato ad andare a tutta, ed il belga ha pagato 4” al Francese per un dritto nel finale. Mentre Elfyn nella prima metà speciale aveva già dilapidato quel piccolo gruzzolo (qualche traiettoria non perfetta come se la paura di sbagliare avesse intaccato un meccanismo sino a quel punto perfetto). Probabilmente con i riferimenti del primo passaggio si è reso conto di avere mollato troppo, ed è risucito a recuperare una manciata di decimi, ma ad un niente dal traguardo ha toccato un terrapieno, un niente che però gli è costato 1” e qualche decimo, abbastanza per dovere concedere ad Ogier la gara per soli 6 decimi.