Il campionato lusitano parte dal rally Terras d’Aboboreira, una sorta di prova generale del WRC che andrà in scena tra tre settimane dove a farla da padroni sono stati i protagonisti di WRC2 e WRC3 che monopolizzano il podio con Veiby, Lopez e Ingram, ma i Portoghesi non sfigurano.
La serie portoghese prende il via da Amarante, non distante dalle prove di Fafe palcoscenico della tappa finale del Portogallo WRC e la prossimità di calendario tra il Terras Aboboreira ed il WRC ha inevitabilmente attratto alcuni dei protagonisti delle serie support del WRC. Anche se il podio finale è stato interamente monopolizzato dagli ospiti stranieri i protagonisti del campionato portoghese non hanno certo sfigurato, come testimonia una classifica con i primi quattro della generale raccolti in un fazzoletto di una dozzina di secondi, ed i primi otto in una cinquantina. Distacchi molto contenuti per una gara che proponeva un centinaio di chilometri di prove speciali suddivisi in sole sette speciali. Una volata lunga una gara iniziata appena i primi quattro, hanno lasciato i blocchi di partenza, e nelle battute iniziali a fare parte di quel gruppetto c’era anche l’Estone Linnamae. A sorpresa il primo a prendersi la leadership è stato proprio il pilota della repubblica Baltica, ma evidentemente il suo passo era al di sopra dei suoi limiti e sulla quarta speciale è uscito di strada lasciando Veiby e Pepe Lopez a giocarsi la leadership sul filo dei decimi. Veiby grazie a due scratch è riuscito a raggranellare qualche secondo che gli ha permesso di resistere al colpo di reni finale di Pepe Lopez, che per 2”.8 si è dovuto accontentare della piazza d’onore. Volata finale anche per il gradino basso del podio con Ingram e il padrone di casa Teodosio battuto per soli 9 decimi, i due sino a due speciali dalla fine avevano nel mirino la leadership ma qualche secondo di troppo concessi sulla Aboboreira li hanno tagliati fuori dalla possibilità di vincere. Arrivo al fotofinish anche per il quinto posto con Araujoche salta Miguel Correia, mentre alle loro spalle pagano rispettivamente qualche manciata di secondi a testa Magalhaes e Sousa.
