Centottanta gli equipaggi che si sfideranno nel weekend prossimo sulle strade astigiane in occasione della quinta edizione del Rally Il Grappolo. La kermesse di San Damiano D’Asti, aprirà di fatto anche la coppa rally di prima zona.
Si riparte. Parola d’ordine per i ragazzi del San Damiano Rally Club, che dopo un anno di stop per via della pandemia, tornano sul palcoscenico rallistico nazionale il weekend prossimo, con la quinta edizione del Rally Il Grappolo. La gara, che avrà come quartier generale la cittadina di San Damiano D’Asti, ritorna con validità CRZ, come del resto era già stato nell’edizione 2019. Sei le prove speciali totali da percorrere, per l’esattezza tre tratti da ripetere due volte. Saranno infatti “Ronchesio”, “Revigliasco” e “Ferrere” a decidere l’edizione duemilaventuno della gara piemontese, che da una prima sfogliata all’elenco iscritti, si preannuncia combattuta ed avvincente.
Tra coloro i quali partiranno con i favori del pronostico, ci saranno sicuramente Patrick Gagliasso e Jacopo Araldo, che dopo averci regalato una combattutissima edizione 2019, cercheranno di essere nuovamente della partita. Si inseriranno in questa lotta anche altri importanti protagonisti della coppa di zona e non solo, quali Elwis Chentre, Corrado Pinzano, Ivan Ferrarotti e Massimo Marasso, senza poi dimenticare gli svizzeri Olivier Burri e Jonathan Michellod. Tra gli equipaggi d’eccezione, c’è sicuramente la presenza del vice presidente della Regione Piemonte Fabio Carosso, che per l’occasione sarà navigato da Gil Calleri. Tutti loro saranno su vetture di classe R5, che al Grappolo ammontano a quasi trenta. Uno stato di grazia che non accompagna solamente la classe regina, ma anche molte altre classi, una su tutte la classe R2B, con sedici vetture al via. Ottimi numeri anche in classi come l’A7, in N3 e via via tutte le altre, sinonimo della buona riuscita della kermesse sandamianese.
Un cammino, ricordiamo, quello del Rally Il Grappolo, che è iniziato nuovamente nel 2016 e che in pochi anni è riuscito a passare dalla formula rally day a quella nazionale, per poi arrivare alla coppa di zona. Una storia quella della gara astigiana che tuttavia ha molti più anni, e coloro con qualche anno in più ben ricorderanno. Ma nel weekend si scriverà un’altra pagina, anche se ancora un po’ appannata dalle restrizioni del periodo.