La notizia ai più potrebbe non sembrare così importante, ma le voci di corridoio intercettate da Dirtfish rappresentano una vera bomba che potrebbe cambiare la faccia della serie continentale (ERC), che in nove anni Eurosport Event ha portato dai minimi storici ad una serie in grado di muovere una quarantina di vetture a gara.
L’anno passato con tutti i problemi legati alla crisi sanitaria la capacità dimostrata da Eurosport Event nel rimodellare colpo su colpo il proprio calendario ha messo in evidenza una maggiore reattività rispetto al WRC Promoter, che però oltre al coronavirus doveva affrontare un difficile periodo di transizione con l’addio di Oliver Ciesla. Inoltre si era ventilata l’ipotesi di unire la validità di alcune gare ERC con quelle del WRC, un ipotesi mai andata in porto di fronte alle maggiori richieste economiche della serie mondiale. Ma anche per l’evidente conflitto di interesse economico tra le due società. Una situazione che ha dato fuoco ad una rivalità che prima forse aveva un retrogusto all’invidia ma nulla di concreto. Che qualcosa bollisse in pentola lo si era intuito quando la FIA ha pubblicato la nuova piramide sportiva, che con un colpo di spugna ha trasformato l’ERC 1 Junior (under 28) da una serie dedicata alla classe rally2, alla ERC 3 Junior (under 28) aperta alle nuove rally3. Vetture che nella migliore delle ipotesi potranno raggiungere numeri consistenti nel 2023 e comunque certamente non nella prossima stagione. Mentre quello che era l’ERC 3 e l’ERC 3 Junior dedicato alle vetture a due ruote motrici è diventato ERC 4. Un duro colpo alla serie continentale che deve parte della sua fortuna e dei suoi importanti numeri all’ERC 1 Junior, ed il fatto che nessuno da Eurosport Event abbia commentato la nuova piramide doveva lasciare intuire quanto covava sotto la cenere. Così un anno prima della scadenza naturale del decennale contratto di promozione stipulato tra la FIA, ed Eurosport Event la società Francese passa la mano a WRC Promoter. E’ facile intuire che la società di Monaco stia pensando ad un ERC dove parcheggiare le nuove Euro pretendenti al WRC e le declassate che hanno conservato almeno una parte dei loro budget. Ed ovviamente attingere ad una parte di quei concorrenti che affollano l’ERC 1, l’obbiettivo è quello di fare lavorare i due campionati in sinergia tra di loro, ma il rischio di rendere l’ERC completamente subalterno alle esigenze della serie maggiore rischia di farlo precipitare nell’oblio in cui brancolava una quindicina di anni addietro.