PIU’ DUNE ALLA DAKAR 2022

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La Dakar 2022, giunta alla sua 44esima edizione, inizierà il 2 gennaio 2022 a Hail e terminerà il 14 gennaio nella città portuale di Jeddah. Il giorno di riposo si terrà nella capitale Riyadh l’8 gennaio.

Dopo che il percorso dell’ultima Dakar ha attraversato principalmente il deserto roccioso nel nord del paese arabo, questa volta il percorso avrà un orientamento sud-est.  Gli organizzatori hanno voluto dare un tono ancora più sabbioso alla sfida e si sono concentrati nell’Empty Quarter, il cosiddetto Quartiere Vuoto a sud, un immenso deserto vasto come la Francia e che si estende su tutta la parte sud-orientale, misura circa mille chilometri di lunghezza e 500 di larghezza, la sua area totale è di circa 650 mila chilometri quadri, ci sarà quindi un forte aumento della proporzione del percorso nella sabbia e nelle dune.  Nel Quartiere Vuoto i partecipanti si sfideranno in una tappa maratona dove dovranno trascorrere una notte senza la loro squadra e senza i meccanici. Inoltre sono previste due giornate ad anello in cui le squadre e il bivacco non si muovono. Quartiere Vuoto è la scommessa che David Castera si è prefissato, con l’ambizione di offrire un percorso ancora più sabbioso includendo, ad esempio, tre tappe in cui i veicoli si guideranno solo sulle dune. La selezione sarà quindi effettuata in traversata e in navigazione fuoripista, mentre il calo della media oraria non dovrebbe essere causato dalle forature seriali che diversi concorrenti hanno subito l’anno scorso su alcune tappe rocciose. In linea con le modifiche apportate il roadbook elettronico sarà disponibile per tutti gli equipaggi delle categorie auto, SSV e camion per bilanciare le possibilità nel registro di navigazione. L’edizione 2022 segnerà il punto di partenza del piano pensato per accogliere entro il 2030 una gamma di vetture alimentate esclusivamente da energie alternative. La scomparsa dei motori termici avverrà secondo un programma graduale soggetto agli sviluppi tecnologici e comporterà prima l’apertura di una categoria T1-E, che accoglierà prototipi a basse emissioni di carbonio.

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