La prima tappa ha proposto un unico filo conduttore, con le Hyundai che sembravano avere qualcosa in più rispetto alle Toyota, ma sui diciotto chilometri della Mortagua la solida tripletta Hyundai si è sciolta come neve al sole ed ora Tanak si trova il fiato sul collo di Evans.
Il Portogallo sia pure tra qualche anomalia, come i secondi persi dalle Yaris nel primo passaggio mattutino, con Ogier che partendo per primo raddoppiava il suo bottino negativo, anche nella replica pomeridiana la musica non era cambiata più di tanto con le Hyundai la davanti, ed Evans primo delle Toyota con una ventina di secondi belli pesanti. Ma poi è arrivata la Mortagua, diciotto chilometri e rotti da fare solamente una volta, con la strada teoricamente da spazzare e quindi con Ogier in ulteriore difficoltà. Invece è arrivato quello che non ti aspetti, certamente le tre speciali andate in replica avevano mandato in crisi le gomme, ma evidentemente non è stato così per tutti o meglio i piloti Toyota sono riusciti ad arrivare con delle gomme ancora in grado di dare una buona resa ed hanno letteralmente fatto saltare il banco. L’unico che è sembrato sino ai chilometri finali resistere è stato Neuville, ma un’imperfezione nelle note e forse un ritmo oltre i limiti delle sue coperture l’hanno fatto scivolare contro un muretto a secco, ed anche se con la ruota staccata è riuscito a ripartire, si è dovuto arrendere in trasferimento dopo avere tentato una riparazione di fortuna. Sordo con le gomme oramai alla frutta sbaglia una curva manda il motore in stallo e perde una quindicina di secondi di ritardo prima di rimetterla in moto, che in aggiunta al tempo perso per le gomme lo fanno scivolare dalla leadership provvisoria alla terza piazza. L’unico che tutto sommato limita i danni è Tanak che paga una decina di secondi alle Yaris ma riesce a prendersi il timone della gara. Il colpo più duro lo assestano contemporaneamente Ogier e Evans, il Francese dato per disperso a una quarantina di secondi, si porta a 22” dalla vetta, con una quinta posizione che domani gli permetterà di partire a metà gruppo. Mentre Evans che sino a quando non si è dovuto letteralmente fermare nella polvere di Neuville, faceva corsa parallela ad Ogier, viene graziato dal collegio sportivo che gli assegna forfettariamente lo stesso tempo del compagno di squadra e così si ritrova al secondo posto a soli 2”.7 da Tanak. I primi tre partiranno per la tappa di domani racchiusi in un fazzoletto di soli 3” nulla di definitivamente compromesso per gli uomini di Adamo, ma di sicuro un colpo durissimo da incassare visto che dopo l’Arganil avevano monopolizzato il podio e con un vantaggio significativo.