TANAK AIRLINES

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Il pilota estone si prende di forza i primi cinque scratch raggranellando un bel gruzzolo che gli permette di prendere il volo mentre i suoi concorrenti restano a terra. A coprirgli le spalle il compagno di squadra Sordo che però domani dovrà vedersela con un Ogier monumentale terzo nonostante spazzasse la strada a tutti.

Il brutto colpo incassato in Portogallo quando alla fine del sabato stava dominando la gara e si è dovuto parcheggiare per il cedimento di una sospensione, non lo aveva scalfito minimamente e lo aveva già mostrato nella tappa finale portoghese. Con la stessa concentrazione, velocissimo ma soprattutto tatticamente perfetto, il biondino dagli occhi di ghiaccio ha messo tutti sotto scacco sin dalla prima speciale, con cinque scratch consecutivi è riuscito a capitalizzare al meglio la posizione di partenza, ed un terreno tutto da leggere con tanto sporco che in alcune speciali hanno complicato la vita anche a chi partiva dietro. Un’anomalia che ha creato qualche grattacapo anche a Sordo, che in più di un’occasione si è trovato a fare con delle linee ancora sporche e scivolose. Così nella boucle del pomeriggio Ott ha fatto segnare ancora un tempo scratch, ma ha spostato la manopola del suo cervello in modalità controllo veloce, rosicchiando un’altra quindicina di secondi ad Ogier e qualcuno anche al compagno di squadra nonostante Dani abbia fatto segnare tre scratch. Un controllo del suo ritmo gara impressionante, nessuna sbavatura nella scelta delle gomme ed ecco che come nelle prime due tappe del Portogallo (il 75% della gara) si è rivista la versione migliore del Tanak 2019. Partire dietro era un bel vantaggio, ma da non era tutto e questo ha impedito a Sordo di stare la davanti, sulle due speciali della boucle pomeridiano il vantaggio di partire dietro era più evidente ma questo gli è servito solamente per mettere una quindicina di secondi tra sè ed Ogier, ma non gli ha impedito di perdere ancora qualcosina da capitan Tanak. Terza posizione per un Ogier XXL, cosa non è riuscito a fare il sette volte iridato nonostante partisse davanti a tutti lo sa solamente lui, lo svantaggio c’era tutto ma l’unico che è riuscito a capitalizzarlo è stato Tanak. Seb ci ha messo anche l’anima facendo galleggiare la sua Yaris come nessun altro è riuscito prima, perfetto nella scelta delle gomme ma anche nel capire la dove potevano concedergli quel qualcosa in più per salvare qualche centesimo di secondo. Una tappa incredibile e vista la determinazione di Seb la terza guida Hyundai domani ha di che cominciare a preoccuparsi, l’aggancio a Tanak è impensabile ma una piazza d’onore vale un assegno di punti mondiali pesanti come l’oro. Quarto Evans che approfitta di una foratura di Neuville nella penultima prova e domani la sfida tra i due sarà tiratissima.        

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