Alla fine dell’ultimo passaggio sulla Tula ieri sera Tanak è sceso dalla vettura per sincerarsi delle condizioni della vettura (probabilmente perché aveva toccato qualche pietra), un timore che però oggi sulla Monti di Alà è diventato un incubo, una pietra in traiettoria gli ha compromesso la sospensione e come in Portogallo si è dovuto posteggiare in speciale.
Raccontarci la favola del brutto anatroccolo e della sfortuna che lo perseguita ci stava già stretto in Portogallo, si perché su quel ritiro si è saputo poco o niente, se non le immagini in presa diretta con Tanak che si ferma con la ruota posteriore destra piegata, probabilmente per un cedimento della sospensione. Da allora nulla se non un silenzio assordante, non una parola da parte dell’estone e niente dalla plancia di comando della Hyundai, abbastanza per darsi da soli l’unica risposta plausibile un cedimento della sospensione. Questa volta sulla Lerno Monti di Alà almeno dal camera car si è visto il pietrone in piena traiettoria che ha mandato out un’altra sospensione sulla Hyundai i20 di Tanak. Un sasso quadrato ma non grandissimo che ha dato un colpo clinico, ma sicuramente meno violento di quelli che in precedenza avevano rimediato Katsuta e anche Ogier, che avevano sparato in aria le rispettive vetture. Che la dea bendata in questi tempi di covid abbia qualche conto da regolare con Tanak è abbastanza evidente, ma ridurre tutto ad una mera questione di sfortuna forse è troppo frettoloso, rotture troppo simili e comunque legate all’affidabilità della vettura, che di colpi ne ha presi quanti quelle degli avversari. Oltretutto Tanak stava tenendo un passo veloce ma comunque in controllo, con delle linee abbastanza centrali proprio per cercare di evitare i sassi che si muovono in particolare nei punti di corda. La vettura dell’Estone è quella che per il passo tenuto è stata sicuramente la più sollecitata, ma viste le doti di gestione del passo e la capacità di sapere economizzare la meccanica dell’Estone, in vista del Safari sarà necessaria una profonda ed attenta analisi per capire se la Coreana ha un tallone di Achille che non era ancora emerso.