Uscito di scena Tanak la leadership provvisoria è passata ad un Ogier che nella boucle pomeridiana ha corso sul passo, cercando di gestire prima la meccanica e poi gli avversari, ma nel finale anche Sordo tocca una pietra e vola gambe all’aria servendo su un piatto di argento la piazza d’onore ad Evans.
Con il padrone della gara fuori dei giochi, Ogier a parte la classifica proponeva Sordo, Evans e Neuville racchiusi in un fazzoletto di una ventina di secondi abbondanti. Una situazione che non rendeva facile la vita nemmeno ad Ogier al timone della gara con 17” su Sordo il primo degli inseguitori. Ma tra il fondo sporco, non eccessivamente scassa macchine, ma con dei pericolosissimi pietroni che saltavano fuori dal fondo e vagavano per la strada sono andati tutti forte, ma nessuno è andato a cercare chi lo precedeva consci che ogni eccesso poteva essere fatale. Un ritmo non impossibile, che ha permesso a Sordo di restare sul tempo dei suoi avversari, ma ad una speciale dalla fine lo Spagnolo allarga leggermente la linea in uscita, ed istintivamente per restare più in sicurezza nella curva dopo, non guadagna immediatamente il centro strada, non si avvede di un pietrone che sporge e va gambe all’aria. Un errore se vogliamo veniale, ma che gli costa un pesantissimo ritiro e soprattutto spalanca le porte di una doppietta alla coppia della Toyota che solo ieri mattina avrebbe firmato per una posizione a ridosso del podio. Una situazione che scarica Ogier da qualsiasi pressione e gli permette di mollare l’acceleratore, con una quarantina di secondi su Elfyn e un minuto su Neuville, può accorciare tutte le sue linee e restare ancora più centrale, cercando di stare il più possibile dal punto di corda dove le pietre abbondano. Con una cinquantina di chilometri abbondanti al traguardo il vantaggio gli consente di amministrare posizione e soprattutto la meccanica. Evans si trova così la piazza d’onore, dopo una prima tappa molto prudente, ed attenta oggi ha ritrovato il ritmo del gruppo di testa, ma anche se aveva Sordo nel mirino è stato grande a non cadere in tentazione, ed ora si trova in una seconda posizione che in ottica campionato vale oro. Terzo, unica Hyundai in gara un Neuville che senza le due forature lente di ieri oggi avrebbe potuto trovarsi spalla a spalla con Ogier e non a giocare un inseguimento impossibile.