L’ultima stagione dell’ERC targato Eurosport Event parte dalla Polonia sfondando tutti record delle serie internazionali, con ben 72 vetture iscritte all’ERC e le sue serie support, che assieme ai protagonisti del campionato polacco portano la starting list oltre quota 100. Quantità ma anche tantissima qualità, al top ma soprattutto nelle classi minori.
Senza nulla volere togliere alla storia di un campionato europeo che tra la fine degli anni Sessanta e negli anni Settanta era a tutti gli effetti l’alter ego del mondiale rally, la serie continentale sotto l’egida di Eurosport e letteralmente esplosa, raggiungendo uno splendore che in passato non aveva mai nemmeno sfiorato. Ed i numeri del Polonia parlano da soli, cifre da capogiro, con tanta qualità: Lukyanuk, Mikkelsen, Breen e Gryazin. Oltre ai tanti protagonisti delle serie nazionali che tentano la sorte fuori dai confini nazionali: Scandola, Bonato, Kreim, Tempestini ecc.., il totale delle R5 presenti è arrivata a sfiorare le cinquanta unità. Ma parlando di qualità ad impressionare è soprattutto l’ERC3 dove si sfideranno Renault, Peugeot e Ford con le loro tutto avanti, ed hanno rastrellato sul mercato Europeo molti dei giovani più promettenti da Franceschi, Ole Nore, Bassas e Pajari. Un’ultima stagione a gestione Eurosport destinata a passare alla storia, per i risultati raggiunti in una decina di anni, ma anche un carico di pressione enorme per WRC Promoter che dal prossimo anno subentrerà al timone della serie continentale. Ed a complicare la vita alla nuova gestione saranno le nuove norme sulla piramide FIA, che andrà a fondere piramide tecnica e quella delle massime serie che si corrono sotto l’egida di place de la concorde. Cinque sono le presenze azzurre al via di Mikołajki Campedelli con la Polo by HK, Scandola con la Hyundai i20, Battistolli con la Fabia Evo, mentre con le compatte tutto avanti ci saranno Baruffa su una 208 Rally 4 e Mabellini impegnato nel monomarca Renault gestito dalla Toksport.