IL PRIMO ATTO E’ DI OGIER

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Oggi è andato in scena lo shakedown, la prima presa di contatto con il nuovo Safari per la stampa e i fans, un interessante test anche per i top driver e le squadre ufficiali che nelle ricognizioni si sono già fatti un’idea di cosa li attende, ed eventuali impostazioni tattiche da adottare.

Sulla carta ogni pilota, ogni squadra si è presentata allo shakedown con un’idea di strategia, ma con le antenne ben dritte a captare eventuali segnali che vadano in senso contrario alle decisioni tattiche pianificate. La prima domanda è quanto inciderà l’ordine di partenza, ma per questa bisognerà attendere venerdì per capire se partire la davanti sarà un gap irrecuperabile, oppure come in Sardegna le cose potrebbero essere sempre vantaggiose per chi parte dietro, ma più complicate. L’impressione è che fare da apripista sarà uno svantaggio anche in questa occasione, a meno che non arrivi la pioggia a rimescolare completamente le carte. Ma a guardare come nelle ultime due tornate Ogier, ed Evans siano andati a cercare lo scratch, l’impressione è che qualcuno abbia fiutato una situazione con qualche variante in più e tanto per non lasciare nulla al caso abbiano affondato i colpi per mandare in pressione tutti gli avversari, in particolare le tre Hyundai designate a portare punti ad Alzenau. Se i due compagni di squadra si sono giocati questo primato effimero sul filo dei decimi, tra i rivali l’unico ad avere abbozzato una risposta vera è stato Neuville, mentre Tanak in questo primo giro ha coperto le sue carte. Inizio difficile per Oliver Solberg, troppo vicino al bordo strada tocca forte la radice di un albero e stacca l’anteriore destra, per sua fortuna il danno è lieve ed una volta riportata in assistenza, con una riparazione volante è riuscito a riprendere lo shakedown sia pure per una sola tornata. Tra le R5 la miglior prestazione è del locale Rai Onkar che con la sua Volkswagen Polo brucia la Fiesta ufficiale di Prokop.                 

SHAKEDOWN

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