Le passate settimane abbiamo affondato il dito nella piaga dei format, quelli che il CIR ha blindato da regolamento, mentre negli appuntamenti WRC tutti o quasi si sono affidati a un layout fatto di sezioni di 3 o 4 speciali da ripetere nel pomeriggio; l’Acropoli invece è tornata a proporre un percoso per metà in linea con il 60% (circa) delle speciali percorse una sola volta.
L’avevamo evocati solo la settimana passata, un ritorno ai format in linea, o meglio ad un mix tra quelli solo in linea degli anni Ottanta a quelli con le speciali in replica, ed a esaudire il desiderio ci ha pensato la nuova organizzazione dell’Acropoli che ha tirato fuori dal cilindro un percorso 2021, appena sotto la soglia dei 300 chilometri, ma un mix di prove che siamo sicuri ha fatto saltare dalle sedie chi come noi scrive di Acropoli e tante ne ha vissute tante sul campo. Un Acropoli migliore delle edizioni mondiali disegnate nei primi tredici anni del nuovo millennio quando si è ripiegato su percorsi a margherita troppo concentrati e privi di respiro. Un regalo, o meglio una tentazione a cui sarà difficile resistere. La gara partirà da Atene con una super stage su terra il giovedì sera, ma a differenza del lungo trasferimento a nord verso Lamia, dove è posizionato il quartier generale della gara, ed il service park, a cui ci eravamo abituati, la carovana passerà la notte ad Atene. Il venerdì prima andrà verso est sul canale di Corinto, dove si disputeranno la Aghii Theodori e la Loutraki due monumenti di quella regione. Per poi puntare a nord e sulla strada di Lamia si disputeranno Thiva e Elatia altre due classiche dell’Acropoli. La tappa del sabato invece si disputerà tra Lamia e Itea, ed andrà a rispolverare la Gravia e la Pavliani, ma soprattutto un monumento come la Bauxites, prova che in passato spesso aveva dato una svolta alla gara. La tappa finale è imperniata sulla power stage, diciassette chilometri sulla Tarzan, ed un solo passaggio sui trentatré chilometri di Pyrgos. Una gara ad ampio respiro, con un format variegato in grado di fare passare in secondo piano il chilometraggio totale che si ferma a quota 293, quindi sotto la fatidica soglia dei trecento chilometri. Infatti, ben 136 saranno i chilometri di speciale che saranno percorsi una sola volta, mentre saranno 80 quelli che andranno in replica. Una gara con 216 chilometri di speciali differenti, uno sforzo che siamo sicuri andrà a premiare la macchina organizzativa ellenica, che con un pizzico di fantasia propone una gara più fluida in grado di inglobare buona parte della storia di questa gara.