EFFETTO ASPETTATIVE

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La prima tappa dell’Estonia ha regalato un sacco di colpi di scena, ed un numero importante di forature, una giornata che per molti ha messo ancora una volta all’angolo la Hyundai, ma in realtà sono le aspettative che si erano create attorno al team di Alzenau ad avere creato delusione perché con una seconda e terza piazza parlare di fallimento forse non è ..

Nelle ultime tre gare sulla terra del mondiale: Portogallo, Sardegna e Safari l’effetto ordine di partenza della prima tappa ha sempre sorriso alla Hyundai, ma una serie di variabili con qualche cedimento meccanico di troppo, qualche errore di guida e ciliegina sulla torta l’incognita gomme hanno permesso alla Hyundai di portarsi a casa solamente una seconda piazza e due terze posizioni. Un bottino molto magro che ha portato il condottiero della Hyundai a rilanciare dichiarazioni bellicose di gara in gara, ed alla vigilia dell’Estonia sembrava di essere di fronte ad un bivio, adesso o mai più, sul quale gravava anche l’effetto Tanak, il pilota di casa che l’anno passato su queste speciali ha vinto a mani basse. Con una partenza esagerata l’Estone ha preso il comando con un tempo monstre, ma quando regna equilibrio tecnico ed anche umano pagare pegno è quasi inevitabile e così nel giro di due speciali Tanak ha ignorato una foratura campanello di allarme e poi con una divagazione off-road ha fatto il resto. Se a questo andiamo a sommare la foratura di Neuville che al Belga è costata una ventina di secondi, nulla di compromesso nella sfida per il gradino basso del podio e se vogliamo nemmeno per la vittoria assoluta, visti i tempi di Kalle e Craig, per Thierry terzo sulla strada erano comunque inarrivabili. Ma l’effetto aspettativa che si era creato prima dell’evento e la fame di punti per rilanciare la corsa al titolo marche ha fatto sembrare la situazione catastrofica, quando in realtà la partita è ancora apertissima con Breen incollato a Rovanpera. Prestazionalmente l’equilibrio tra Hyundai e Toyota è lampante, la Coreana ha accusato qualche rottura in più, ma l’analisi tecnica di queste è abbastanza complessa e non così scontata. Chiaramente nella seconda giornata Breen non avrà più il vantaggio di partire dietro a Rovanpera e nel duello Neuville Ogier l’ordine di partenza non sfavorirà più il sette volte iridato, ma la situazione resta aperta a qualsiasi soluzione.

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