Il pilota Estone sulle strade di casa voleva tentare di ribaltare le sorti di un WRC che lo vedeva inseguire con il fiatone, ma Ott sin dalle prime battute ha cercato di chiudere la partita imponendo un ritmo impossibile che lo ha lasciato con due gomme gonfie su cinque dopo appena tre speciali.
Tra i fans del pilota Estone qualcuno si è appellato come al solito alla sfortuna, altri all’affidabilità della vettura (che in Portogallo e Sardegna lo ha tradito) ed altri ancora alla propensione delle Pirelli alle forature. In realtà nella gara di casa Tanak ha fatto tutto da solo, partendo con un passo inarrivabile, anche per chi gli partiva alle spalle ed aveva un vantaggio importante come il compagno di squadra Breen. Così prima è arrivata la foratura sulla Otepàà, un campanello di allarme che però con soli ventisei secondi persi non aveva compromesso nulla. Nella speciale seguente invece di accorciare il passo, conscio di avere una sola scorta è ripartito ampiamente fuori soglia e tutto sommato nella sua divagazione fuori strada cavarsela con una doppia foratura è stata una fortuna per una vettura che avrebbe potuto ribaltarsi rovinosamente. Nelle ultime gare aveva corso in maniera intelligente, tatticamente ineccepibile, mentre sulle strade di casa Tanak ha riesumato il passo del 2018 quando per la fretta di chiudere le gare ha buttato alle ortiche un titolo piloti che avrebbe potuto fare suo a mani basse. In velocità pura contro questo Tanak c’è davvero poco da fare, ma in questo caso l’avversario più pericoloso è il suo ritmo impossibile e quel senso di onnipotenza di poterlo mantenere per un intera tappa. Nello show di casa, un appuntamento importantissimo per rafforzare la sua immagine, in un paese dove è lui il volto dello sport, è sembrato più interessato a dimostrare di essere il più veloce di tutti, e molto meno al titolo piloti, come se non ci credesse più. Oggi a cinque gare dalla fine del campionato, con appena due appuntamenti sulla terra la dove la posizione di partenza potrebbe dargli una mano, Tanak ha solamente la metà dei punti di Ogier, ben settantaquattro punti da recuperare una missione praticamente impossibile. Ritrovarsi a correre solamente per i punti del titolo costruttori, quindi più attento a portare punti a casa ma con la libertà che è debito lasciare a un purosangue come lui, potrebbe regalare ancora tanto a questa stagione ed anche alla Hyundai, anche se per il titolo costruttori è ancora più difficile immaginare come la squadra di Adamo possa riuscire a ribaltare una classifica abbastanza compromessa.