La serie cadetta tricolore continuerà anche nel 2022 ma non avrà più il nome WRC nella titolazione della serie, un restyling che andrà a svecchiare la seconda divisione italiana che nella sostanza non dovrebbe proporre grandi novità (e le WRC saranno ancora della partita), anche perché numeri alla mano il campionato è sempre in salute.
Se per quanto riguarda il CIR la federazione è nel pieno dei lavori per ridisegnare la mappa della serie, verso uno sdoppiamento alla Francese con due campionati distinti asfalto e terra, stanno cominciando ad emergere le prime indiscrezioni sul campionato italiano WRC. La serie cadetta non verrà cancellata, tantomeno subirà una rivoluzione, ma dopo otto anni intitolati alle vetture WRC il nome di queste vetture sparirà dalla copertina della serie. Il nome del nuovo campionato tornerà ad una denominazione neutra come era prima del 2014 quando si chiamava Trofeo Rally Asfalto e prima ancora Italian Trofeo Rallies, ecc.. . Quella che in altre nazioni risponde al nome di seconda divisione, ed è presente in quasi tutte quelle realtà nazionali (rallysticamente importanti) con altri nomi a fare da cuscinetto tra le gare regionali e i massimi campionati. Il nome potrebbe non essere l’unica cosa a cambiare, ma si tratterà comunque solo di effetti cosmetici, anche perché numeri alla mano la il campionato cadetto in queste ultime stagioni (anche prima del covid) ha dimostrato grande vitalità. Un cambio di denominazione che però non significherà assolutamente un colpo di spugna alle vetture appartenenti al gruppo WRC, queste continueranno ad essere ammesse al via ed a giocarsi titolo e successi scratch. Per quanto riguarda le plus l’ammissione alle gare seguirà lo stesso iter 2021, ma dalla federazione resta aperta la porta ad un’ammissione al campionato, sempre che i numeri al via siano sufficienti alla costituzione di una classe. La speranza di vedere in azione delle plus resta un miraggio legato alle singole partecipazioni legate ai test di squadre ufficiali, oltre a qualche sporadica uscita di gentleman con la voglia di provare un brivido in plus. Mentre per le WRC di vecchia generazione tutto dipenderà dalle scelte dei concorrenti e dalla disponibilità di queste sul mercato, d’altronde oggi le prestazioni tra R5 e Rally2 e le WRC 2016 sono abbastanza simili.