Umberto Scandola e Danilo Fappani, vincono il Rally dei Nuraghi e del Vermentino. Andreucci e Briani, chiudono secondi per un nulla, mentre il romagnolo Campedelli con Rappa alle note, chiudono il podio.
Il tricolore terra è ormai ad un passo. Gli sterrati sardi, hanno incoronato l’ennesima prestazione di livello di Umberto Scandola, che sulla Hyundai i20 R5, ha regolato di misura i principali avversari. Un sigillo che vale oro, perché al Liburna dovrà solamente più gestire uno scudetto praticamente in tasca. Tuttavia non è stata una passeggiata per lui e Danilo Fappani, poiché sia Campedelli sia Andreucci, gli hanno reso vita dura. E lo si era capito già dopo la prima giornata, dove i distacchi erano praticamente nulli. La situazione anche nella giornata odierna non subiva grandi colpi di scena, con la lotta per il podio che restava circoscritta al trio Scandola, Andreucci e Campedelli. La dimostrazione arrivava già dalla terza prova speciale, quella denominata “Monte Olia”, dove Campedelli attaccava e passava in testa con a ruota il veronese ed il garfagnino, mentre il distacco del quarto, Bulacia, ammontava già verso la mezza minutata. Una leadership, quella del pilota romagnolo, che permaneva fino alla quinta prova speciale, la ripetizione del Monte Olia, dove questa volta era Scandola a far segnare un tempo notevole, abbassando di molto il tempo del giro precedente e sfruttando probabilmente un fondo migliore. Con questo scratch si riprendeva così anche la leadership, che riusciva poi a mantenere fin sul traguardo. Dietro, nonostante il tentativo di attacco alla leadership fino all’ultimo chilometro, saranno poi costretti ad accontentarsi, della seconda posizione Campedelli ed Andreucci della terza, poi invertiti a causa del ritardo al C.O. finale del romagnolo. Chiudono invece la top five con distacchi abbastanza importanti, Battistolli con una quarta posizione e Bulacia con una quinta. Da segnalare, l’ottima prestazione del nipote di Umberto, Mattia Scandola, il quale conclude al settimo posto la prima su di una quattro ruote motrici.
L’appuntamento dunque per il gran finale del CIRT, sarà agli inizi di Novembre sugli sterrati senesi del Liburna. E sarà comunque una gara tutta da vivere. La matematica insegna.