Un secondo giro abbastanza anomalo con Basso e Albertini che mantengono alto il passo, ma non rischiano più nulla Albertini nelle ultime due molla e va a consolidare il suo successo CIRA, mentre Basso va a firmare il successo assoluto e di fronte all’Arena di Verona festeggia anche la vittoria del titolo tricolore con una gara di anticipo.
Il secondo atto del Due Valli vede il braccio di ferro tra Albertini e Basso continuare, con un’braccio di ferro sul filo dei secondi, ma con un passo più attento che va a pulire le loro linee dagli eccessi di un primo giro dove hanno dato fondo a tutto quello che avevano e nel caso di Albertini anche qualcosina di più. Ad avere la meglio alla fine più che la voglia di vincere di Basso è la sua capacità di controllo sul suo passo, da campione navigato riesce a tagliare i rischi lasciando per strada pochi decimi, mentre la minore esperienza di Albertini in questo genere di situazioni gli costa quei pochi secondi in più che gli costano il successo assoluto. Una situazione che tutto sommato aggrada entrambi perché Basso per chiudere il dossier CIR 2021 ha bisogno di marcare un altro successo, mentre per Albertini va bene anche la piazza d’onore per aggiudicarsi il CIRA per il secondo anno consecutivo. Una gara davvero appassionante che la davanti nel finale ha visto i primi due fare di conto, ma sempre onorando la gara con delle prestazioni eccezionali (sino ad una speciale dalla fine). Basso può così festeggiare il suo quarto titolo tricolore nella suggestiva cornice di piazza bra, con alle spalle l’Arena di Verona, mentre Albertini va a chiudere un campionato dove ha dimostrato dal Ciocco al Due Valli di potersi giocare l’assoluta, peccato per una coperta budgettaria troppo corta. Alle spalle delle due lepri alla guida della gara, sul terzo gradino del podio ci sale la Skoda Fabia Evo del giovane toscano Tommaso Ciuffi, che nel secondo giro di speciali continua con lo stesso piglio della mattinata. Chi deve mollare è Scattolon che all’uscita del service precedeva il toscano di poche manciate di decimi, ma una perdita d’olio all’impianto frenante lo lascia senza freni, mentre parte dell’olio finisce nell’abitacolo, così a Ca do Diaolo cede il podio e poco più in là tenta con successo una riparazione di fortuna e il ritardo al c.o. seguente spalanca le porte della quarta piazza alla Citroen C3 di Damiano De Tommaso.