Dal Due Valli arriva un importante segno che indica la direzione alla quale devono tornare i rally made in Italy (ma non solo), con la festa del podio che ritorna in piazza Bra, sotto le mura dell’Arena uno dei simboli dell’Italia, degna cornice per festeggiare il neocampione tricolore Basso e Albertini vincitore del CIRA.
Dall’inizio del nuovo millennio sono sempre di più le gare che hanno rinunciato a entrare nelle ZTL, preferendo decentrarsi in zone meno trafficate e con spazi più ampi. Soluzioni logisticamente meno problematiche, ma decisamente più anonime. Nel 2020 a dare una spinta obbligata in tale senso è stata la pandemia, che con i suoi protocolli stringenti ha obbligato un po’ tutte le organizzazioni a trovare soluzioni in ampi spazi ai margini di tutto. Una scelta di sopravvivenza, con una logistica meno impattante sul territorio e tutto sommato meno scomoda per tutti gli addetti ai lavori, non deve fare cadere gli organizzatori nella tentazione di mantenere questi format meno impattanti. Il rally ha sempre avuto il suo punto di forza nel contatto diretto con il pubblico, ma ancora di più con il territorio e le affascinanti cornici che questo propone. Rinunciare a questi, anche a fronte di qualche comodità in più è un errore che rischia di portare i rally ad avvitarsi in una sorta di auto isolamento. La strada indicata dal rally Due Valli che appena ha potuto è tornato in piazza Bra, nel cuore pulsante della città, è la via maestra per tornare a dare maggiore respiro ad una specialità che deve ritrovare il suo legame con il territorio. Una scelta importante come quella di Roma che caparbiamente è riuscita a confermare la partenza e la passerella romana nonostante tutto, alla quale quest’anno Rendina ha sommato la power stage sulle strade che costeggiano le mura delle terme di Caracalla. In questi anni dalla FIA ad ACI Sport si sono stilati dei protocolli di valutazione delle gare sicurezza, percorsi, service park ecc..; oggi forse sarebbe ora di introdurre tra queste voci anche la capacità di dare delle cornici adeguate e creino maggiore fusione con il territorio.
