2022 CIAR, CIRA, CIRP

0

La nuova mappa dei campionati italiani di rally 2022 propone una nuova serie di acronimi, con i quali dovremo imparare a convivere, una semplice rinfrescata alla facciata visto che il cambiamento sostanziale ovvero la massima serie a tutto asfalto era una decisione nell’aria da mesi.

Chi doveva cambiare nome era il campionato italiano WRC, acronimo CI WRC, nome che legava la titolazione della seconda divisione nazionale ad una classe di vetture che oramai è in via di estinzione. Una scelta quasi obbligata visto il recente successo di Rossetti con la R5, troppo poche le WRC al via, ed inevitabilmente con ogni stagione qualche acciacco di vecchiaia in più. Meno necessario ci è sembrato andare a cambiare il nome al CIR che diventa CIAR (campionato italiano assoluto rally); vedere uscire di scena le strade bianche dal nostro massimo campionato è un grande dispiacere per tutti, ma tenere dentro a tutti i costi gare sempre più corte, in difficoltà per varie ragioni a dare più respiro ai loro percorsi, ha ancora meno senso. Il CIR è un acronimo a cui tutti si erano abituati, ed aggiungere il rafforzativo “assoluto” ci sembra un di più superfluo, ma nella sostanza si tratta solo di un nome e non cambia nulla. Qualche complicazione in più invece la creano CIRA e CIRP, nulla di sostanziale ma si viene a ripetere quella fase di confusione che nel WRC si è creata un paio di anni addietro con il balletto tra WRC2 Pro, WRC2 e WRC3. Questo perché il CIRA 2022 (campionato italiano rally asfalto) sarà la nuova denominazione dell’italiano WRC, un acronimo che però negli anni è stato utilizzato per la serie support all’interno del campionato italiano dedicata all’asfalto, accessibile solo ai piloti che non avevano ancora firmato un successo nella massima serie. Un campionato support all’interno della massima serie che viene sostituito dal CIRP (campionato italiano rally promozione), le regole però resteranno le medesime del 2021 sull’accesso dei piloti, mentre le gare saranno sei a scelta dei piloti, con a disposizione la possibilità di scartare il peggiore risultato ottenuto nelle sei gare prescelte. L’unico a non partecipare al gran ballo dei nomi è il CIRT, che tutto sommato visto gli elenchi partenti di queste ultime due stagioni distaccandosi completamente dalla massima serie assume ancora più rilevanza. Oramai ad anni luce dal ruolo di cenerentola era rilegato, vuoi per la qualità dei nomi presenti e per la quantità di iscritti più propensi ad onorare il campionato sino all’ultima gara oggi è una spalla che si candida al ruolo di coprotagonista.

Share.