ADAMO E HYUNDAI DIVORZIANO

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Il condottiero Cuneese rassegna le sue dimissioni con effetto immediato, un incarico che provvisoriamente andrà sulle spalle del presidente Scott Noh, almeno sino a quando non sarà nominato un successore probabilmente nei giorni del Montecarlo.

Le voci su un rapporto che si era incrinato circolavano da qualche tempo, ma a Monza i rumors avevano preso una piega meno fumosa, ed era evidente che la situazione cominciava a fare emergere delle tensioni evidenti. Ma dall’essere sulla soglia di un divorzio a troncare i rapporti con effetto immediato, in un periodo critico per lo sviluppo della nuova Hyundai i20 N Rally1, con i tempi dell’omologazione ridotti a poche settimane, lascia senza parole perché contro ogni logica. Le parole che si leggono sul comunicato Hyundai, con le vicendevoli frasi di rito e stima, sono una nota stonata che stride con una giustificazione vaga come “motivi personali”. Un divorzio che le parti definiscono consensuali, ma se dalla parte del team manager si parla di una sorta di pausa sabbatica dopo sei anni di proficua e vittoriosa collaborazione; dall’altra non si va oltre agli auguri di rito, ed un tocco nostalgico di quello che è stato. Una situazione paradossale, soprattutto in un momento così delicato, per credere a quelle che sono le dichiarazioni di facciata. A questo punto sarà interessante capire se anche Adamo sparirà dalla scena come hanno fatto Nandan e Makinen, evaporati come in un programma di protezione testimoni.      

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