L’ACM ha pubblicato le cartine del novantesimo rally di Montecarlo, dopo un’edizione senza spettatori causa restrizioni, quest’anno la musica cambia però sulle speciali saranno allestite delle zone spettatori al di fuori delle quali sarà vietato l’accesso agli spettatori.
Con l’avvento delle rally1 si conclude l’era delle WRC, ma l’impressione è che stiano per arrivare cambiamenti anche sul versante spettatori, con un controllo più capillare dei punti di accesso e con delle aree dedicate, novità che al Montecarlo non si era mai vista. Un piano molto dettagliato per ogni speciale dove sono state individuate un numero importante di zone dedicate agli spettatori, ed anche le relative aree di parcheggio. Un piano che sulla carta sembra ben bilanciato, ma che dovrà fare i conti con quello che sarà l’afflusso reale degli spettatori, che in questo periodo di pandemia tra restrizioni alla frontiera che vanno e che vengono da un giorno all’altro è più che mai imprevedibile. Se nella Bergamasca il numero dei punti indicati per il pubblico già sul piano teorico era insufficiente, la marea di persone che si è riversata sulle speciali avrebbe messo in crisi anche quelle speciali dove per il Monte sono state individuate una ventina di aree spettatori. Una pianificazione che sicuramente sarà di aiuto a chi vuole andare a vivere la gara a bordo strada, ma nel caso non garantisse gli spazi adeguati potrebbe andare complicare la vita a tutti, organizzatori e spettatori. Al di fuori delle aree previste sono anche espressamente indicate le zone che risultano off-limits per il pubblico, ed in Francia a fare rispettare queste zone vietate ci sarà una gendarmeria che è facile immaginare sia sul piede di guerra, con zero margine di discussione. Il preludio ad un nuovo giro di vite, che se interpretato pensando a fornire servizi adeguati: parcheggi, zone dedicate e sentieri in sicurezza potrebbe essere positivo, ma se questi aspetti saranno presi sottogamba allora si rischierà di perdere altro pubblico.