Il detentore di tutti i record della disciplina ha beneficiato della foratura occorsa all’anteriore sinistra della Toyota Yaris del suo connazionale, ed eterno rivale, Sébastien Ogier e contro ogni pronostico va a prendersi la novantesima edizione del Rally di Monte Carlo, pareggiando così il conto con il lupo di Gap che l’anno passato gli aveva strappato questo primato.
L’anno passato baby Kalle è andato a frantumare il primato di Latvala del vincitore più giovane del WRC, un record che sua maestà Loeb non può battere, ma tanto per non farsi mancare un altro richiamo al suo nome sul libro dei record, a pochi giorni dalla soglia dei 48 anni, è diventato il vincitore più anziano di una gara WRC. Un primato che deteneva Björn Waldegaard, il vincitore del primo titolo mondiale piloti scomparso nel 2014, che aveva ottenuto con la sua ultima vittoria nel mondiale del 1990 al Safari Rally in Kenya quando aveva raggiunto l’età di 47 e cinque mesi. Così l’uomo dei record l’unico ad avere messo in carniere ben nove titoli piloti WRC, va ad aggiungere alla sua altrettanto ineguagliabile collezione di successi scratch l’ottantesima ciliegina, visto che 79 sembrava brutto e richiamava uno dei tanti prezzi in offerta dei supermercati. Altra cosa è un 80!!! Bello tondo. Inoltre, restando in tema di Montecarlo ha messo in bacheca la numero di 8, eguagliando il record che Sébastien Ogier gli aveva strappato l’anno passato, otto pari ma con un più a suo favore visto che il primo dei successi del suo avversario è arrivato nel 2009 al volante di una Peugeot 207 S 2000 quando la gara del principato faceva parte dell’IRC, mentre tutte le sue vittorie le ha ottenute nel WRC. La sua avventura nel WRC con i colori Citroen ufficiali per una stagione semi completa inizia al Montecarlo 2002 dove si piazza secondo, nonostante una penalizzazione di due minuti, al seguito di un cambio gomme non autorizzato fuori dall’area di gara, che gli costa il successo. L’anno successivo inizia la sua preziosa collezione di successi firmati nel principato, inizia con 3 vittorie consecutive sulla Citroën Xsara, dal 2003 al 2005. Nel 2007 e 2008 va a vincere sempre con le vetture dello “chevron” ma questa volta è la C4. A interrompere la strisciata dell’Alsaziano è la guerra sotterranea che manda in rotta l’ACM, ed il promotore del WRC, separando le strade del Mondiale da quella di un Monte che preferisce andare sotto l’egida dell’IRC (targato Marcello Lotti). Montecarlo ritorna nel WRC nel 2012 nell’era dei propulsori 1600 turbo, ed a fare saltare il banco per due anni di fila è la Citroen DS3 WRC del Cannibale, che firma l’addio l’anno dell’addio ai rally con un programma part-time. L’ultimo successo WRC lo ottiene al Catalunya 2018, sempre al volante di una Citroën C3 WRC +. Un successo che lo spinge a rientrare nel mondiale con un contratto part-time al volante delle i20 di casa Hyundai. Una dozzina di partecipazioni interessanti, ma senza successi, un anno di fermo che sembra mettere la parola fine ad una carriera senza precedenti. L’operazione M-Sport, Red Bull favorisce un episodico “ritorno” al rally di Mont Carlo, che va ad aggiunge un’altra paginata di record abbattuti contro tutto e contro tutti. Soffiando al suo unico rivale il primato di andare a firmare il primo successo nell’era ibrida.