L’ultima nevicata ha creato delle condizioni molto particolari sul fondo ghiacciato delle speciali di Umea, creando uno strato spesso di neve fondente ma non bagnata che con le temperature in rialzo rischia di rendere impossibile la vita a chi domani avrà il compito di aprire la strada.
Se le condizioni domattina saranno quelle di oggi, per i primi due o tre che transiteranno sulla speciale la gara potrebbe risultare irrimediabilmente compromessa già al ritorno al service di mezzogiorno ad Umea. Quella poltiglia semifredda sarà una sorta di freno a mano che si allenterà con il passaggio delle vetture, per cui il rischio che dopo il passaggio delle prime vetture i tempi non si stabilizzino ma continuino a migliorare è più che concreto. Tutto dipenderà dalle temperature notturne, ma le previsioni non sono certamente polari, appena qualche grado sotto lo zero con un picco di meno cinque in mattinata. Ed a questo punto è difficile immaginare che ci si possa distanziare dall’ indice delle previsioni. Il passaggio del mattino probabilmente sarà fatale a Rovanpera e Breen, ma rischia di lasciare il segno sulle prove di Neuville e Greensmith. Per questi ultimi due molto dipenderà da come si evolverà il fondo nel secondo passaggio, che però anche nel migliore dei casi continuerà a penalizzare chi parte davanti. I favoritissimi a questo punto diventano Lappi e Oliver Solberg che partono dietro, starà a loro interpretare un terreno favorevole dove però è vietato uscire dalle linee pulite da chi li precede. Le medie sono a dire poco stellari, con delle carreggiate spesso molto strette in mezzo a due muri di neve, ed appena si esce dalle linee pulite neve e ghiaccino tritato possono giocare brutti scherzi e con questi muri il rischio di ennevarsi è altissimo. Chi sicuramente parte per fare saltare il banco sono Tanak ed Evans, settimo e sesto sulla strada, con un piccolo svantaggio in termini di performance sulle terze guide delle loro squadre, ma con una bella dose di esperienza in più e delle condizioni che forse perdonano un qualcosa in più nel caso si abbondi nelle linee. A differenza dell’Arctic c’è qualche grado in più, ed un fondo meno spesso e duro e questo rischia di andare a scoprire qualche curva in più e nel secondo giro questo potrebbe dare ulteriore stress ai chiodi.