Anche se terribilmente in ritardo l’organizzazione ha fatto tesoro delle pessime condizioni in cui si è corso ieri e così nella notte sono entrati in azione gli spartineve, salvando almeno in parte una situazione compromessa, carreggiate sempre più strette ma almeno il fondo è sembrato più compatto e con meno sporco tra neve smossa e ghiaccio tritato.
Condizioni così anomale in una gara sul ghiaccio come quelle di quest’anno in Svezia erano difficili da immaginare, dopo tutto quello a cui abbiamo assistito in cinquant’anni di gare tra Karlstad, Torsby, la Norvegia e Borlange (in passato). Un disastro nella gestione della neve caduta il mercoledì che ha fatto mollare anche il fondo ghiacciato. La paura di ritrovarsi delle stage come quelle di ieri, con dieci centimetri di neve prima pestata e poi smossa era tanta, ma almeno questa volta l’organizzazione è riuscita a metterci una pezza, facendo posare la lama a terra agli spartineve e non tenendola alta quei dieci centimetri per paura di consumarla. Ovviamente trattandosi di strade sterrate, a tratti a gobba d’sino un po’ di neve è rimasta, ma tutto sommato si sono viste delle prove, con un fondo che una volta scoperto con il freddo della notte è tornato a ghiacciare assumendo la consistenza che ieri mancava, quando i chiodi andavano a grattare sulla terra ghiacciata. La carreggiata si è ancora ridotta, ma tutto sommato è andata via una gara regolare e la poca neve rimasta ha permesso di mantenere un certo equilibrio tra chi partiva davanti e chi dietro. Condizioni che hanno permesso ai magnifici quattro di dare vita ad uno scontro campale, ed al service di Umea le Toyota si sono presentate con un 1,2,3 pesantissimo. La gara però una sua piega precisa ha cominciato a prenderla con Rovanpera e Evans separati da meno di una manciata di secondi, lotta apertissima, ma con Lappi a 12” e Neuville 3” più in là (vittima di un dritto nell’ultima speciale), per il numero tre di Toyota non ci sono ordini di squadra, ma è evidente che l’obbiettivo è tenere dietro Thyerri, ma non certo andare a cercare i compagni di squadra.