Il tridente Mikkelsen, Toksport, Skoda l’anno passato ha messo a ferro e fuoco la serie continentale, un successo straripante, ma al tempo stesso complicato perché in certe gare particolari (che non conosceva) Andreas ha faticato parecchio. Quest’anno Skoda ritorna a puntare sui giovani e lo fa con Gryazin ventiquattro anni ma tante Euro stagioni alle spalle.
La mancanza di Mikkelsen da una parte e di Lukyanuk dall’altra, almeno sulla carta lascia spalancata la porta del campionato ERC, anche se la scelta di Mlada di puntare tutto su Gryazin non è certe un azzardo. Nikolay sino ad oggi si è messo in evidenza per i suoi alti e bassi inverosimili, gare dominate con estrema autorità, ed altre gettate letteralmente alle ortiche come al recente rally di Svezia dove si è innevato a due speciali dalla fine. Approdato nell’ERC appena compiuti i diciotto anni ha vinto quattro gare (3 volte il Liepaja e 1 il Polonia), e nel 2018 con appena cinque partecipazioni si è piazzato al secondo posto alle spalle di Lukyanuk. Le carte in regola per portarsi finalmente a casa un campionato internazionale ci sono tutte, e probabilmente a Mlada hanno optato per responsabilizzarlo e vedere come reagirà alla pressione di correre un campionato da favorito. Anche perché il ragazzino è uno dei più veloci sulla piazza, ed anche se continua a commettere qualche errore di troppo i crash disastrosi dei primi tempi, sono oramai alle spalle. Tanti sono i rivali, ma c’è ne uno che bisognerà seguire con molta attenzione, il Ceco Erik Cais che lo scorso anno ha disputato tutta la serie continentale, accumulando esperienza, ma al tempo stesso strappando in certe gare performance impressionanti. Purtroppo, partirà con una palla al piede che si chiama Ford Fiesta Rally2, la vettura di rottame ha solamente la nomea, ma dietro c’è una M-Sport che sino ad oggi ha sviluppato la vettura il minimo indispensabile. Ed i clienti che non si appoggiano direttamente alla struttura ufficiale made in UK, oppure made in Poland sono sempre stati abbastanza snobbati. Certo che se Wilson e Milliner cominciassero a dargli un maggiore supporto, potrebbero forse cominciare ad applicare il vinci e vendi, che sulla rally2 oramai è diventato un fumoso e lontano ricordo. La lista degli altri pretendenti è davvero lunga e con molta qualità, e nei primi due round made in Portogallo molti potrebbero essere gli inserimenti dei driver della penisola iberica. Se all’appello delle vetture si fanno notare le assenze di piloti di spessore sulle C3 Rally2 e sulle Hyundai i20 N (portoghesi a parte), tra tutti spicca però la presenza di Nil Solans al volante di una Volkswagen Polo R5, una vettura che continua a mettere le avversarie alle corde, e l’impressione è che per Nil il risultato possa fare pendere l’ago della bilancia di una stagione che non ha ancora preso forma.