In Italia spesso ci si sofferma a polemizzare per i motivi più svariati sui giovani stranieri che scelgono di disputare qualche gara sulle nostre strade, ma finalmente qualcuno che fà il fagottino e va in giro per il mondo ad imparare comincia ad esserci anche da noi. È il caso di Matteo Fontana che dopo il Valle del Tevere è andato a Kuopio per il terzo atto del Finlandese.
Il campionato Finnico ha mandato in scena il terzo atto del suo campionato, ultimo round invernale della serie, che si è svolto a Kuopio cittadina a nord di Jyvaskyla a metà strada con la Karelia. Una gara che per noi Italiani si è presentata con due facce, quella di una classifica assoluta che ha visto Emil Lindholm concedersi il bis dopo il successo di metà gennaio all’Arctic Rally. Un successo che lo ha fatto sudare e che è arrivato nelle ultime due speciali, grazie a due scratch che gli hanno permesso di piegare un incredibile Egon Kaur per meno di una manciata di secondi. Il pilota estone ha reso la vita dura a tutti, e dopo poche speciali a restargli sugli scarichi sono rimasti solamente le Fabia Evo di Heikkila e Lindholm. Mikko però alla quarta speciale ha dovuto issare bandiera bianca per un cedimento meccanico, ed a quel punto Emil si è messo in coda a Kaur per farsi tirare la volata e saltarlo nel finale. Decisamente più staccati in terza e quarta posizione Salo e Asunmaa, che questa volta non sono mai riusciti ad inserirsi nella lotta di testa. L’altra faccia di Kuopio almeno per noi italiani è quella del diciottenne Matteo Fontana, l’ultimo arrivato nella dinastia Fontana. Dopo un duemila ventuno di piccole gare una settimana fa si è presentato al Valle del Tevere dove ha sfiorato il successo di classe, mancato per un’escursione in un campo quando il traguardo era oramai in vista. Andare a fare una trasferta nel profondo nord, per imparare a correre con i chiodi lunghi non è certo nelle corde dei più che soprattutto all’inizio si concentrano sulle gare amiche. Il divertimento in Scandinavia è assicurato, ma il sacco per prenderle deve essere molto grande, perché in una gara dove i primi viaggiano ai centoventi di media bisogna fare un reset bello grande. Matteo tutto sommato ha disputato una bella gara, concludendo in ventottesima posizione, al nono posto di classe. Tanti davanti, ma anche tanti dietro (circa una cinquantina), più o meno come era successo a Gigi al suo primo Svezia. Così dopo un Roberto Daprà che tra le prime gare disputate è andato a provarsi allo Janner (una gara on-ice molto complicata) ora è stato il turno di Matteo Fontana che ci ha provato in Scandinavia.