Con il campionato Europeo alla disperata ricerca di una gara per chiudere il suo calendario (anche se la scelta non è ancora stata ufficialmente presa è probabile si tratterà Cipro), Dirtfish ha fatto un suggestivo giro per l’Europa alla ricerca delle gare più belle (senza considerare i budget) ed è stato puntato il dito anche sul Tuscan, gara che non c’è più ma il Valtiberina ..
Leggere il nome del Tuscan tra le tante suggestioni proposte da Dirtfish può fare sorridere, la gara che per un paio di stagioni ha chiuso il CIR è affondata a fine 2020 perchè si era incrinato il rapporto tra organizzazione e territorialità. Una gara dalle cui ceneri è nato il Brunello, un target rivolto alle storiche che l’anno passato ha riscosso un grande successo. Ma l’attenzione e l’affetto con il quale i media stranieri guardano alle speciali della Toscana è una cosa che inorgoglisce, anche perché il Sanremo a cavallo tra Liguria e Toscana non solo ha segnato un’epoca ma è rimasto nel cuore di tutti. In molti, forse troppi, continuano a ripetere che il Sanremo sulla terra è destinato a restare un ricordo, perché oggi non sarebbe possibile. Ma in realtà il reticolo delle strade in terra in quella fascia dell’appennino a cavallo tra Toscana, Marche e Umbria è un patrimonio immenso che non è stato toccato e molte delle speciali che hanno fatto la storia del mondiale sono rimaste intatte e polverose. Forse qualche raccordo asfaltato in più ma davvero poca cosa. Non è un caso che tra Valtiberina, Val d’Orcia, Liburna e il fu Tuscan siano state riproposte molte delle speciali iconiche dell’epoca. Attorno al nuovo sodalizio che ha preso in mano la gestione del Valtiberina le aspettative in questi sei mesi sono cresciute moltissimo, in molti guardano e sognano il WRC, ma anche un euro chance, non è il mondiale, ma sarebbe comunque un gran bel biglietto da visita. Quel passo verso il WRC in grado di preparare un territorio dove la passione per il motorsport non si è mai spenta, e continua a covare sotto la cenere. Come anticipato il 2022 oramai punta verso il mediterraneo orientale, ma il 2023 è tutta un’altra storia ed i buchi nel nuovo calendario potrebbero essere davvero tanti.