Il pilota Varesino dopo avere messo un’ipoteca pesantissima sulla gara nella bouclé mattutina, nelle tre speciali finale deve fare i conti con il meteo che nell’entroterra di Sanremo scarica pioggia e grandine in quantità, regalando ad Andolfi e alle Michelin quel vantaggio delle coperture francesi che gli permettono di bruciare Crugnola per soli 9 decimi.
Il Sanremo in versione primaverile, anche quest’anno non si è sottratto dal regalare dei colpi di scena legati al meteo, trasformando il finale in una volata pirotecnica, con pioggia, temporali vento e grandine che hanno rimescolato quasi completamente le carte. La tensione per l’ultima boucle è iniziata al service di metà giornata quando sotto le tende dei principali attori, c’era almeno un paio di uomini appesi al telefono con gli informatori disseminati sul percorso, per riuscire ad avere in tempo reale una situazione più precisa, ed in divenire di cosa sarebbe potuto succedere; visto che dall’interno nuvoloni sempre più neri avanzavano verso il mare. Ma dopo una ventina di minuti di trasferimento, quando tutti erano ancora lontani dal Teglia è cominciato a grandinare e piovere e i primi tre chilometri del versante nord della speciale sono diventati una lastra di ghiaccio, obbligando la direzione gara a tirare un colpo di spugna sulla speciale. Ma sul Langan mezzo bagnato e mezzo umido Andolfi assesta il colpo del ribaltone, con due pioggia e due asciutto rifila una ventina di secondi a un Crugnola che invece monta due asciutto morbide e due dure. La scelta di Andrea si rivela sbagliata, rispetto a quelle di Andolfi, ma in tutta onestà è difficile dire quanto sbagliata sia stata quella scelta, perché le pioggia del gommista italiano non sono propriamente lo stesso prodotto della casa Francese. Diventano così decisivi i sette chilometri che portano a Bajardo, una strada quasi interamente asciutta dove Crugnola da l’anima per ripassare Andolfi, ma il Savonese che oramai fiuta il successo sale come una furia e nonostante ora il vantaggio sia per Crugnola, gli paga solo 9 decimi, che dimezzano il suo vantaggio ma gli spalancano le porte del suo primo successo CIR o CIAR che si voglia.
