La gara sulle strade delle montagne che circondano Zagabria che abbiamo conosciuto la scorsa primavera, tracciato particolare dove vige la legge del taglione e spesso la carreggiata si sporca anche nelle curve con gli antitaglio, quest’anno con la pioggia rischia di cambiare faccia e mettere in difficoltà tutti sin da un venerdì che si annuncia sotto l’acqua.
Il meteo è quasi sempre una sorta di roulette sulla quale non sai mai su cosa puntare, ed il Sanremo è stato l’ultimo esempio lampante, vuoi per la scelta delle gomme da montare, vuoi perché certi tipi di asfalto con l’acqua cambiano completamente faccia. Ed è proprio il caso degli asfalti Croati, tendenzialmente molto lisci, ed in caso di pioggia è facile immaginare una drastica riduzione del grip ai minimi termini. Inoltre, bisognerà fare i conti con i tagli che oltre ad una quantità di ghiaia industriale, potrebbero portare in strada anche tanto fango, che potrebbe trasformare la replica pomeridiana delle speciali in una sorta di girone infernale. Oramai alla gara manca un giorno e poche ore e le previsioni hanno confermato l’arrivo della pioggia per domani sera, che dovrebbe continuare alternando scrosci e momenti meno intensi per tutto il venerdì, con temperature esterne basse, pochi gradi sopra lo zero. Teoricamente la scelta delle gomme non dovrebbe proporre grossi enigmi almeno il venerdì, essendo queste contingentate sulle classiche scelte asfalto; ma sul loro comportamento i punti interrogativi sono davvero tanti, anche perché lo scorso anno l’asfalto è andato via sempre in condizioni asciutte. Inoltre, a confondere ulteriormente le carte ai concorrenti ci penserà un percorso che ha visto invertire il senso di percorrenza di molte speciale, andando a togliere buona parte dei riferimenti soprattutto in frenata. L’ordine di partenza dovrebbe dare una mano a Rovanpera e Neuville che nella prima frazione saranno i primi a percorre le speciali e quindi, almeno il primo giro, dovrebbero trovare meno sporco. Sull’asfalto scivoloso il più forte del lotto è sicuramente Evans, ma anche Breen sa cavarsela altrettanto bene ed avrà il vantaggio di partire a metà gruppo, mentre Elfino chiuderà il gruppo dei top driver. E quindi facile immaginare la tattica della Toyota con un Kalle più attento, ma che nel primo giro dovrà cercare di capitalizzare comunque una strada più pulita, ed un Evans che invece su questo tipo difficile di fondo dovrà trovare il compromesso tra il fare quella differenza che è capace di fare, evitando però le insidie di sporco e fango. Condizioni simili anche in Hyundai con Neuville davanti e Tanak dietro entrambi sull’asfalto bagnato sanno andare forte, ma rispetto agli avversari spesso incappano in qualche inciampo in più.