FANTASMI DA INCIDENTE

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L’anno passato nell’ultimo round del Francese al Var, JB Franceschi ha subito un incidente pesantissimo che tra ospedale e riabilitazione lo ha obbligato al palo per tre mesi e più; in Croazia è rientrato nel giro che conta, ma gli strascichi dell’incidente si sono visti eccome, dimostrando quanto la componente psicologica pesi nei rally.

Nei rally incidenti e uscite di strada sono inevitabilmente all’ordine del giorno, ma la sicurezza in generale è tale per cui anche nelle toccate più dure, si può finire in ospedale acciaccati ma in via tendenzialmente prudenziale. Per gli accertamenti di rito. Non è però il caso di Franceschi al Var che tra costole, polmoni e milza è andato subito in terapia intensiva e in ospedale c’è rimasto tanti giorni, e interminabile è stato il percorso di riabilitazione (alcuni mesi). Assente nel WRC3 Junior in Svezia perché dai medici non era ancora arrivato il via libera, è potuto tornare al volante solamente a marzo al Terre de Causses, al volante di una Mitsubishi N. Una gara che potremmo definire di riabilitazione, che si è conclusa anzitempo per il cedimento del motore, quando era al comando della classe. Evidente però la palese inferiorità degli avversari, e se vogliamo la mancanza di prestazioni XXL rientrava nel percorso di riabilitazione. A Zagabria ha preso per la prima volta confidenza con la Fiesta Rally3, ed infatti è stato l’unico sullo shakedown a fare due passaggi supplementari oltre i canonici tre giri. Ed il quinto è subito stato scratch, un segnale forviante che ha fatto pensare ad un Franceschi già in grande spolvero. Invece appena è iniziata la gara i fantasmi del Var sono ritornati nella mente di J.B.; la forma fisica sicuramente non è ottimale, tantomeno il feeling con una vettura che prendeva in mano per la prima volta, ed il terreno non era certo l’ideale per imparare rapidamente la vettura. Ma è parso lampante che il percorso riabilitativo mentale, del fortissimo pilota di Fayence, è ancora molto lungo, con il passare dei chilometri i tempi sono migliorati molto a siamo sicuri miglioreranno di gara in gara. Una dimostrazione lampante di quanto in questo sport l’approccio psicologico sia fondamentale, ed un incidente traumatico del quale la mente di Jean Baptiste ha rimosso tutti i ricordi, può segnare molto più di qualche frattura.

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