Il terzo round del campionato tricolore si sposta in Sicilia per il tradizionale appuntamento con la Targa Florio, un’edizione 106° da record con oltre duecento iscritti a dimostrazione della concretezza della formula “Tre in Uno” CIAR, CRZ e storico.
La proroga delle iscrizioni, unita ai problemi dell’automobile club palermitano organizzatore della Targa aveva fatto temere una flessione del numero degli iscritti, timori smentiti ad un paio di giorni dalla pubblicazione dell’elenco ufficiale, con la comunicazione che al via ci saranno sessantadue storiche e centoquaranta moderne. Una formula quella del “Tre in Uno” i cui effetti si possono pesare e vivisezionare proprio nella gara palermitana, che dal 2018 in avanti ha fatto segnare un costante aumento del numero delle presenze. L’edizione 102, quella che ha pagato dazio per la funesta cancellazione dell’anno precedente, aveva raccolto con questa formula un centinaio di vetture, ma di poi di anno in anno i numeri si sono moltiplicati sino a raggiungere i centottanta e rotti del venti ventuno. Oggi superando il muro dei duecento questa formula ha superato l’esame dei cinque anni, a questo punto però sarebbe il caso di andare a ritoccare i format, per dare più respiro a dei percorsi cuciti in maniera aderente per delle gare con meno iscritti. Un esempio è la frazione del sabato (della Targa) con la sua bouclé di tre speciali, dove i concorrenti transiteranno per ben tre volte, che concede tempi strettissimi e se si vuole tenere cucita la gara, nel caso di incidenti o problemi, l’unica strada possibile diventa la cancellazione, oppure la sospensione (con relativi tempi imposti).