LOEB E IL BATTESIMO DTM

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Il debutto del nove volte campione del mondo rally nel DTM è stato di grande spessore, nessun punto DTM, ma un buon apprendistato e due gare concluse a ridosso dei primi quindici, nella pancia di un plotone agguerritissimo, lasciandosi alle spalle oltre una decina di vetture alle spalle in entrambe le gare.

Anche se il cannibale di esperienza in pista ne ha accumulata parecchia, con due stagioni WTCC al top, terzo uomo dello squadrone della Citroen, il DTM è tutta un’altra musica dalla formula di gara alle vetture protagoniste della serie. Il mondiale turismo proponeva una formula sprint, due round di appena sessanta chilometri, con gara due a griglia invertita, un dettaglio non da poco che permise a Seb di vincere la sua prima gara già all’esordio. La serie del turismo tedesca è molto più vicina agli standard classici delle gare in pista, per cui occorre un inevitabile periodo di adattamento, dove però Loeb ha fatto intravedere un ottimo potenziale sin dalle prove libere. Dopo una prima sessione dove si è concentrato nel prendere confidenza con la sua Ferrari 488 GT3, ed il circuito di Portimao, nella seconda sessione è stato autore di un ottimo dodicesimo tempo. In gara uno ha concluso al sedicesimo posto, guadagnando una manciata di posizioni rispetto alla qualifica. Nella gara di domenica invece è risultato solamente diciottesimo, ma in pista è stato autore di una buona progressione visto che la qualifica non era stata delle migliori. Un debutto interessante, a questo punto però bisognerà solamente capire se la sua presenza si limiterà ad una o più presenze a spot in sostituzione del neozelandese Nick Cassidy, oppure se il cannibale vorrà trovare un sedile permanente nella serie tedesca.    

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