MONZON LEADER A SORPRESA

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Con trentadue partecipazioni in carriera nella gara di casa e tre successi assoluti, Luis Monzon sulle speciali di Gran Canaria è sempre un cliente difficile, ma quest’anno è ritornato a mettere una tigre nel motore a cinquant’anni suonati, ed ha chiuso la prima frazione davanti a tutti. Un vero peccato per Campedelli che perde un mezza minutata in piena lotta per la leadership.

Alle Canarie la leadership provvisoria alla fine della prima tappa se la prende un vero gentleman, over 55, un autentica sorpresa anche per Luis Monzon, l’ultima volta che ha festeggiato sul gradino alto del podio di Las Palmas correva l’anno 2007 e la gara era valida solamente per il campionato regionale delle Canarie. Negli ultimi anni, con una gara in pianta stabile nell’europeo non ha mai sfigurato, ma tra il gravitare dalla quinta alla decima piazza è tenere la leadership della gara la differenza è davvero tanta. Sia pure scherzando il quadro sarcastico che Bonato da alla fine dell’ultima speciale di giornata è tristemente forse il più reale di una tappa incredibile, “Oggi è il mio compleanno ne festeggio trentanove, e quando guardo i tempi di Monzon posso guardare con fiducia al futuro”. Il Francese chiude al terzo posto a 12”.1 dalla testa, dopo avere tenuto a lungo la piazza d’onore la deve cedere nel finale a Nil Solans che si porta a 8”.4 da Monzon. Il Catalano resta comunque il principale favorito, nella prima bouclé ha pagato una quindicina di secondi per un set-up sbagliato, ma nella replica pomeridiana ha ripreso il suo ritmo ed ha dimezzato il ritardo senza andare a prendersi troppi rischi. Un Campedelli in splendida forma parte bene ed aumenta il ritmo portandosi in terza posizione, con il leader della gara nel mirino, sulla penultima speciale però la sua Fabia gli scivola via contro un rail, fortunatamente i danni sono leggeri, ma i trenta secondi persi lo fanno scivolare in nona posizione. Dodicesimo Battistolli, alle Canarie si era portato solamente il sacco per prenderle, visto il suo gap sull’asfalto, ma la progressione tra le due bouclé è stata qualcosa di impressionante, se continua di questo passo a fine stagione potrebbe essere una presenza fissa alle spalle della top five anche sui fondi catramati. Ma il migliore degli azzurri è un Mabellini XXL, secondo nell’ERC4 Junior, ad una ventina di secondi dalla Opel Corsa del Francese Pellier, ma con il resto del gruppo (che conta undici unità) alle spalle. La progressione del Bresciano è semplicemente impressionante, tangibile da una gara all’altra.      

CLASSIFICA    

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