Il campionato italiano slalom sbarca in Sicilia per il round messinese di Rocca Novara dove va in scena una gara tiratissima, tre manche dove i protagonisti si migliorano di salita in salita con ribaltoni continui, ed a spuntarla sul filo di lana dell’ultima salita è Salvatore Venanzio che la spunta per tre decimi di punto scarsi.
Il forte driver campano dopo la delusione per la trasferta in Sardegna dove a tradirlo è stato un birillo sfiorato, non ha mai nascosto la sua voglia di prendersi una rivincita già sulle rampe di Rocca Novara. Nella prima salita mattutina a battere il miglior tempo è stata la Ghipard Suzuki di Girolamo Ingardia, dimostrando che nonostante la piccola cilindrata del propulsore Suzuki, la sua maneggevolezza nel rapporto peso potenza viene esaltata dal tracciato messinese. Alle sue spalle a un punticino e qualche spicciolo troviamo l’Osella PA9/09 di Fabio Emanuele e la Radical SR4 di Salvatore Venanzio. In gara due i tempi vengono abbassati sia pure di pochi centesimi, ed a scendere sotto il muro dei 140 punti sono in quattro, ed il miglior tempo lo fa segnare la Radical di Emanuele Schillace, davanti alla Gloria B4 di Giuseppe Giametta e ad Ingardia che fa capire quanto il pilota trapanese ci tiene a fare bene. Ma nell’ultimo round a dare la zampata decisiva è il campano Salvatore Venanzio che va sfondare il muro del minuto e trentanove e con 1’38”08 fa saltare il banco e si prende quella rivincita a cui teneva tantissimo. Alle sue spalle la piazza d’onore se la va a prendere Girolamo Ingardia che gli paga ventinove centesimi, mentre sul gradino basso del podio a cinquantasette centesimi l’Osella di Fabio Emanuele brucia per soli due centesimi la Radical di Emanuele Schillace. Una lotta serratissima tra i grandi protagonisti della serie tricolore e i fortissimi piloti siciliani. Le carrozzate questa volta si devono accontentare del fondo della top venti con la Fiat 127 E1 di Marcello Bisogno, che si lascia alle spalle la Silhouet Fiat 126 Suzuki di Fabiano Di Cesare.