Il quarto appuntamento del medio oriente (MERC) registra il terzo successo stagionale di Nasser Al Attiyah che appone il suo quindicesimo sigillo nella gara del mar morto, battendo la Mitsu del giovane Alex Feghali.
La Giordania rappresenta una delle tappe più affascinanti del campionato medio orientale, uno charme che ha lasciato il segno nel mondo dei rally nelle tre edizioni all’interno del WRC (2008; 2010; 2011). Le ultime due firmate prima da Loeb e poi da Ogier. Fasti di un passato non troppo lontano che continua a fare sognare la massima serie. Dodici speciali, undici delle quali vinte da Al Attiyah propongono una perfetta cartina tornasole di quella che è stata la gara che si affaccia sul mar morto. Ma a differenza delle stagioni passate qualcosa alle spalle del pilota del Qatar ha cominciato a muoversi, a farsi nuovamente notare è stato il pilota dell’Oman Al Rawahi. Nella prima tappa è riuscito per un po’ di speciali a tenere la scia della Polo R5 di Nasser, almeno sino alla quinta speciale quando è uscito e per rientrare ha dovuto ricorrere al rally2 (con le penalità del caso). Da quel momento la classifica è risultata blindata con alle spalle di Al Attiyah le Mitsubishi Evo IX di Alex Feghali, ed Evo X di Al-Thefiri. Alla fine il loro distacco si aggirava attorno ai dieci minuti, pesante ma comunque con così lontano dai valori tecnici odierni tra una buona Rally2 / R5 e un gruppo N. Alex Fheghali è il figlio del plurititolato Libanese Roger Feghali, un giovanissimo classe 2000 che l’anno scorso al Jordan rally era arrivato terzo alle spalle Al-Thefiri, ed a un anno di distanza ha superato il pilota del Kuwait e soprattutto ha quasi dimezzato il ritardo che lo separa dal principe del MERC.