ANTITAGLIO C’E’ CHI DICE SI

0

Tra i temi che spesso infervorano gli appassionati ci sono gli antitaglio, un artificio apparso a cavallo del passaggio al nuovo millennio. Considerato da molti una sorta di castratura, in realtà qualcuno sembra confondere l’agganciare la corda, con il passare con tutta la vettura fuori dalla strada. Ed all’IRCup Rossetti ne ha elogiato la funzione pubblicamente e senza remore.

Quando si punta il dito contro gli antitaglio come un elemento che castra lo spettacolo e la guida dei piloti più aggressivi, invocando i rally di una volta senza troppi artifizi, in realtà si mistifica la realtà, lo spettacolo vero è altra cosa. Certi passaggi su dei taglioni dove in strada si porta di tutto e di più possono andare bene per un video delle classiche collezioni di errori e crash, ma spesso analizzando più attentamente proprio questi filmati ci si rende conto, che di spettacolare c’è ben poco: velocità relative e traversi mai in spinta ma sempre in decelerazione. Il traverso è un elemento di spettacolo in fase di impostazione (compreso il freno a mano in bivio), oppure quando si gestisce il dérapage di motore, o con l’ausilio del piede sinistro. Quando poi le gare sono quelle del WRC, vedi in Croazia dove gli antitaglio abbondano, quando questi mancano le rally1 in alcune curve passano fuori dell’asfalto con tutte e quattro le ruote. L’effetto dopo dieci dodici vetture è una carreggiata sporchissima dove i piloti migliori e semiufficiali sulle rally2 riescono a gestire tagliando la dove possibile, oppure alzando il piede. Il resto del gruppo sono piloti che alzano il piede, e nonostante questo un terzo rischia l’avvitamento, oppure di finire fuori strada. Difficile definire questo spettacolo a meno che non si segua la gara con lo spirito dell’avvoltoio. Uno di quei profili che non è mai di nessuno, ma in realtà di consensi ne raccoglie parecchi .. . Nel round del International Rally Cup disputato nel fine settimana appena trascorso a parlare degli antitaglio è stato il vincitore della gara The Rox, che li ha elogiati rimarcando il fatto che hanno permesso di disegnare le linee ideali a tutti. L’opinione di uno dei migliori piloti di casa Italia, con uno dei bagagli di esperienza nazionale ed internazionale più completi, ha dato una visione obbiettiva che va oltre ad ogni giudizio soggettivo. Ovviamente per gli organizzatori garantire una gara più regolare si affianca ad una strada più pulita, evitandosi extra budget onerosi per interventi di pulizia straordinari, ed inevitabilmente le critiche di chi abitualmente pratica quelle strade, ed abitando da quelle parti (trattandosi di stradine secondarie) influisce sulle scelte di chi concede i permessi.

Share.