Vittoria per il pilota comasco Corrado Fontana ed il navigatore Nicola Arena, sulle strade della Marca, terzo appuntamento stagionale del CIRA. Alle loro spalle, reduci dalla tappa polacca dell’europeo, il vicentino Alberto Battistolli in coppia con Simone Scattolin. Chiude sul gradino più basso del podio, Marco Signor in coppia con Patrick Bernardi.
Corrado Fontana torna a sorridere sulla strada della Marca Trevigiana, riscattando quell’amara edizione 2021 che lo vide concludere secondo sul finale. Questa volta la vittoria è sua, al termine di una cavalcata durata l’intera giornata di sabato, concedendo poco o nulla agli avversari. Un successo che arriva dopo diverse prestazione opache, funestate dai problemi, e con l’obiettivo di ritrovare quella fiducia e quel passo che lo hanno contraddistinto nelle sue numerose gare. Allo stesso tempo la Hyundai i20 WRC si è nuovamente dimostrata all’altezza della situazione, grazie a delle prove speciali che probabilmente premiano ancora le World Rally Car. Alle spalle di Fontana – Arena, chiude Alberto Battistolli in coppia con Simone Scattolin, autori di un’ottima gara alla guida della Skoda Fabia Rally 2, e distanti una decina di secondi dai leader. La sensazione è che comunque il vicentino stia migliorando il suo feeling con il fondo catramato, nell’attesa di vederlo ancora tra i protagonisti della serie europea. Terzo il vincitore della scorsa edizione, Marco Signor, che in coppia con Patrick Bernardi, ha patito qualche secondo di troppo, portando comunque la sua Skoda Fabia al terzo podio stagionale, importante anche ai fini di campionato.
Chiudono la top five, Testa – Inglesi e Carella – Guglielmetti, entrambi al via su vetture della casa di Mlada. Da annotare il ritiro sul trasferimento tra la quinta e la sesta prova speciale, di Corrado Pinzano e Marco Zegna, mentre ricoprivano la quinta posizione assoluta. Forfait anche per Luca Pedersoli ed Anna Tomasi, al loro secondo ritiro consecutivo nella serie. Risultavano invece assenti alla gara, per scelte di campionato, Simone Campedelli ed Alessandro Gino.
