BATTISTOLLI C’E’

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Settimo assoluto in una gara dalle medie tipicamente scandinave, per un ragazzo del sud Europa è un risultato da leccarsi le dita, ed è quello che si poteva sperare da un Battistolli in crescendo. In realtà per dire esame superato il termine di paragone era Llarena, un passista da campionato ma senza lo spunto velocistico dei primi. Ma Alby è andato oltre ..

Gli occhi questa volta erano tutti per Alby e l’idolo di casa Martins Sesks, due giovani all’esame di maturità. In Polonia dopo una partenza veloce ma non eccezionale, Alby con il passare dei chilometri si è tolto la ruggine su questo tipo di speciali, battendo degli ottimi tempi. Stesso genere di speciali della Lettonia, molto veloci ma più soft che tendono a scavarsi a differenza di quelle finlandesi. L’Euro avventura di Battistolli è iniziata proprio su queste strade nel 2020, e questa è la sua terza trasferta Lettone, quindi anche se nessuno gli ha chiesto nulla, la speranza prima del via era quella di ammirare un crescendo deciso, ai margini della top five. Non esattamente quanto si è visto nelle prime due speciali, unico al fianco di Paddon a tenere la scia di un Sesks in versione XXL. Nel primo passaggio sulla lunga rimedia due mezzi testa coda, che gli costano tre quattro manciate di secondi. Due sbavature paradossalmente arrivate in due curve non molto veloci, a basso rischio danni ma che in una gara con queste medie da una svolta tutta in salita alla gara del vicentino. Nella speciale seguente batte il suo quarto tempo nella top five degli scratch, ma a Mundigciems appena sta per partire, la pioggia leggera sino a quel momento diventa più intensa e rimedia una mezza minutata e scivola in dodicesima posizione ad una minutata da un leader sempre più solitario. Nella seconda tappa si ritrova a partire in quinta posizione, con uno svantaggio consistente rispetto a chi lo precede in classifica e gli parte dietro. Questo però non gli impedisce di battere altri tre tempi nella top five di speciale e risalire la china sino alla settima piazza. A fine gara paga una cinquantina di secondi a Llarena, ma prestazionalmente ha dimostrato di essere nel gruppo dei primissimi, Paddon compreso, unica eccezione un Sesks che ha messo giù un passo da top driver del WRC quando ha attaccato e soprattutto quando è passato in modalità controllo. Nei tratti più veloci Alby è stato ineccepibile, con la sua Fabia sulla linea ideale sempre al limite del galleggiamento, qualche linea ancora da perfezionare quando le curve chiudono di più, dove qualche volta spinge il galleggiamento sul confine del sovrasterzo. Un esame superato con tanto di lode, dimostrando di essere cresciuto moltissimo ma soprattutto di avere nel piede e nel colpo di volante dei grandi numeri.

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