Il WRC con le sue 42 vetture in Estonia e le 45 iscritte in Finlandia sta mettendo in luce i limiti di un campionato che oramai fatica andare oltre le sue serie support e non è più in grado di attrarre amatori e gentleman disposti ad ingaggiarsi una tantum nella gara di casa. Ed ogni gara oramai propone delle gare abbinate sempre più corte altrimenti gli iscritti piangono.
Chi qualche tempo addietro si lamentava delle trasferte extra continentali perché gli elenchi iscritti piangevano, ora deve cominciare a fare i conti anche con molte gare europee. Nei paesi scandinavi tradizionalmente molto frequentati per riuscire a mettersi in mostra nell’appuntamento mondiale di casa, oggi al di fuori delle serie support è il deserto totale, nella quindici giorni del baltico tra Estonia e Finlandia non si sono superate le novanta vetture in due gare. Una decina di Rally2 in meno, ed un WRC3 che sta muovendo i primi passi e si potrà capire se decollerà veramente solamente nel 2024, danno subito le dimensioni di una gara non troppo distante dai minimi termini. Le ragioni sono fondamentalmente quattro i costi alle stelle, tutto costa carissimo; visibilità zero, con il promotore che fatica a darne al WRC3 per gli altri non resta nulla; la soddisfazione di una gara lunga spesso tra incidenti e tempi imposti si dimezza e non solamente in Italia; in molti paesi in Europa, ma soprattutto oltre oceano, tante sono le vetture con omologazione nazionale non ammessa nelle gare FIA. Così in Estonia in non iscritti alle serie support si contano sulle dita di una mano e in Finlandia di due. Negli ultimi decenni al WRC si è cominciato ad abbinare delle gare nazionali, qualcuna anche valida per i campionati nazionali, ma l’alchimia si è presto rotta, costi ridotti ma visibilità azzerata, e strade semidistrutte dai passaggi della gara mondiale. L’anno passato l’Estonia ha proposto due gare valide per il campionato nazionale, nella prima e nella seconda tappa, alle quali più o meno hanno partecipato una quindicina di vetture, ovviamente con interessi di campionato. Quest’anno è sempre stata affiancata una gara nazionale di due tappe ammezzate, con un solo passaggio per speciale, un totale di settantasei chilometri, e come per incanto gli iscritti locali si sono moltiplicati e sono arrivati a 76 equipaggi. Una grande maggioranza sono vetture che da quelle parti vanno per la maggiore: BMW, Honda Civic e Lada, una lampante dimostrazione che anche con delle vetture di fascia nazionale, probabilmente di proprietà la lunghezza della gara è diventata una discriminante.
